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Il Consiglio regionale approva i provvedimenti sul Por

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Parente: “Dalla rimodulazione del Por azioni per l’occupazione”

Il Consiglio regionale approva i provvedimenti sul Por

Parente: “Dalla rimodulazione del Por azioni per l’occupazione”

 

 

Si sono appena conclusi i lavori del Consiglio regionale che dopo il dibattito dedicato alla eventuale soppressione delle province di Crotone e Vibo, ha approvato, con il voto contrario del Partito Democratico, due proposte di provvedimento amministrativo. Entrambi riguardavano il Por Calabria Fse 2007/2013: il primo inerente una proposta di revisione finanziaria – Incremento finanziario Asse II ‘Occupabilita” e Asse VI ‘Assistenza Tecnica’ del Por – anno 2012 – Revoca DGR n. 44 del 2 febbraio 2012 – Presa atto ed adempimenti’, il secondo inerente la ”Presa d’atto del Programma Operativo Regionale Calabria Fse 2007-2013 così come modificato dalla Decisione C (2012) 6337 del 10 settembre 2012 della Commissione Europea ed approvazione del nuovo Piano Finanziario per Assi Prioritari e Obiettivi Specifici Comuni”. Stesso risultato ha avuto l’esame del testo unificato recante “Norme in materia di abbattimento degli alberi di ulivo”, scaturito da due proposte di legge, il primo di iniziativa del consigliere Giovanni Nucera, ed il secondo di iniziativa della Giunta regionale, recante norme per la ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Regione Calabria’. Sul punto sono intervenuti i consiglieri Bruno Censore (Pd), che ha annunciato l’astensione del suo partito, l’assessore all’Agricoltura ed alla Forestazione Michele Trematerra, ed il consigliere Giovanni Nucera, che ha rilevato la grande valenza di una legge che andrà a regolare una delle coltivazioni più pregiate della Calabria”. Prima di chiudere i lavori, il Presidente Francesco Talarico ha posto ai voti, rispettivamente, l’inserimento e l’approvazione di due ordini del giorno presentati dal consigliere Fausto Orsomarso. Il primo ordine del giorno per censurare le dichiarazioni rese a Montecitorio nella seduta del 17 ottobre scorso dal deputato dell’Italia dei Valori, Francesco Barbato, “che aveva affermato la necessità – ha spiegato Orsomarso – di ‘normalizzare la Calabria’, ed aggiungendo che ciò significava ‘eliminare immediatamente Scopelliti’ e che ‘sprechi e ruberie nelle Asl calabresi neanche si conoscono tutti’. L’ordine del giorno, firmato dal Pdl, da Idv, Udc ed Insieme per la Calabria, nel definire “inappropriate ed inopportune tali dichiarazioni” impegna il Presidente e la Giunta regionale ad “intervenire perché il Presidente della Camera dei Deputati, indipendentemente dai provvedimenti che a tal fine lo stesso riterrà opportuno assumere, proceda pubblicamente a censurare tali comportamenti che contribuiscono ad aumentare la disaffezione dei cittadini dalla politica e dalle Istituzioni”. Il capogruppo Pd Sandro Principe, pur affermando che gli atteggiamenti e gli accenti di Barbato non si addicono al prestigio ed al ruolo di un parlamentare”, ha definito inusuale che un Consiglio regionale debba suggerire alla Camera dei Deputati le determinazioni da assumere”, motivando così l’astensione del gruppo Pd. Il secondo ordine del giorno, approvato all’unanimità si riferiva alla “Situazione di alcuni lavoratori ex Sviluppo Italia Calabria in liquidazione”, come sollecitazione alla Giunta ed all’Assessorato Attività produttive a trovare ogni soluzione per “giungere alla conclusione delle vertenze in corso, e portare, quindi, a definizione ogni procedimento connesso all’acquisizione di tutti i rapporti giuridici relativi alle situazioni lavorative, connesse all’Ex Sviluppo Italia Calabria”.

PARENTE: DA RIMODULAZIONE POR AZIONI PER OCCUPAZIONE

“Nella seduta del 19 luglio scorso, la VI^ Commissione ‘Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’ ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo n. 185/9^, d’iniziativa dell’Esecutivo regionale, che verte sulla revisione del piano finanziario degli Assi II (Occupabilità) e VI (Assistenza Tecnica) del POR Calabria FSE 2007/2013. Tale provedimento attua la revisione necessaria per fronteggiare i continui mutamenti che interessano l’attuale contesto socio-economico e il mercato del lavoro, in modo da dare piena attuazione agli interventi regionali in campo di occupabilità”.

Ha esordito così il Presidente della VI Commissione, Claudio Parente (Scopelliti Presidente), relazionando in Aula sulla proposta di provvedimento amministrativo approvata dal Consiglio regionale.

“La ratio che anima il provvedimento in esame è quella di rafforzare la strategia dell’occupazione mediante l’implementazione finanziaria dei residui di programmazione degli altri Assi prioritari del POR FSE, accertati dall’Autorità di gestione, senza mutamento delle rispettive strategie. La previsione è quella di aumentare la dotazione finanziaria dell’Asse II (Occupabilità) per 95 milioni e 915 mila euro circa. Si pone nella stesda direzione, la decisione di implementare finanziariamente con ulteriori 11 milioni e 928 mila euro circa, l’Asse VI – Assistenza Tecnica – finalizzato a sostenere l’attuazione dell’intero Programma, superando così il limite dell’esigua disponibilità finanziaria che rischierebbe di compromettere il prosieguo dell’attuazione del POR ed il raggiungimento degli obiettivi strategici assegnati”.

Parente illustra la manovra nel dettaglio: “Il criterio utilizzato per operare la rimodulazione finanziaria è strutturato secondo la finalità di recuperare tutti i residui di programmazione dei diversi assi del POR per assegnarli all’Asse II e VI, migliorandone per questa via la velocità di spesa. Su questo presupposto l’incremento finanziario degli ASSI II e VI è coperto con le seguenti diminuzioni: Asse I – Adattabilità per 30 milioni e 900 mila euro circa, Asse III – Inclusione per 11 milioni circa, Asse IV – Capitale umano per 55 milioni di euro circa, Asse V – Interregionalità per 1 milione e 800 mila circa, Asse VII per circa 8 milioni di euro”.

“Ma vediamo – dice – i motivi che hanno portato alla rimodulazione. Con riferimento alle politiche per l’occupazione (Asse II), le ragioni sono da ricollegare alla necessità di fronteggiare la riduzione del tasso di occupazione dal 43,1 al 42,1% nel 2010, ed il conseguente aumento della disoccupazione giovanile che nella fascia d’età 15-24 anni è pari al 39%, oltre alla permanenza di una diffusa situazione di crisi aziendale, come risulta dalle analisi di contesto svolte. L’Italia, infatti, fa parte degli otto Paesi membri europei, il cui livello di disoccupazione giovanile è significativamente superiore alla media europea. La risposta data ai recenti avvisi di incentivazione pubblicati dalla Regione in tema di occupazione, e le buone risposte date in Calabria dal tessuto imprenditoriale nonostante la situazione di crisi, hanno fatto ritenere opportuno – spiega l’esponente politico – incrementare gli sforzi su questa linea di interventi. Infatti, per come riferito dall’Autorità di gestione, più di 3.000 aziende hanno partecipato agli avvisi che prevedono incentivi all’occupazione ed all’auto impiego, per un aumento totale di nuovi posti di lavoro stimato in circa 10.000 unità. All’Avviso Borsa Lavoro hanno partecipato 8.000 aziende ma lo stanziamento previsto per l’Avviso ha consentito di ammetterne a finanziamento solo 988”.

“Infine, in sede di audizione l’Autorità di Gestione, relativamente allo stato di attuazione sul POR FSE, ha esplicitato che la Regione ha realizzato un avanzamento della spesa certificata dal 6% al 28%, conseguendo i target di spesa senza ricorrere alla riduzione dei tassi di cofinanziamento, nel rispetto delle regole comunitarie e dimostrando un’ottima capacità di risolvere le criticità. Si tratta – conclude Claudio Parente – di segnali importanti e incoraggianti che evidenziano i concreti sforzi della Regione per favorire l’inclusione sociale e l’occupazione, in un difficile contesto, quello attuale, di crisi socio-economica”.