La Cassazione annulla la sentenza della Corte d’appello di Reggio. A Giovanni Sicari e Teresa Ascone restituiti i beni confiscati
Ott 29, 2012 - redazione
Taurianova, la Suprema Corte ha ritenute fondate le difese proposte dagli avvocati Maria Teresa Caccamo, Antonio Cimino ed Armando Veneto
La Cassazione annulla la sentenza della Corte d’appello di Reggio. A Giovanni Sicari e Teresa Ascone restituiti i beni confiscati
Taurianova, la Suprema Corte ha ritenute fondate le difese proposte dagli avvocati Maria Teresa Caccamo, Antonio Cimino ed Armando Veneto
La Corte di Cassazione con sentenza del 24/10 u.s. ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria che, confermando quella di primo grado, aveva disposto la confisca di alcuni appezzamenti di terreno e di una casa a più elevazioni, di proprietà di Giovanni Sicari e Ascone Teresa, coniugi da Taurianova.
Confisca conseguente ad una condanna subita dal Sicari nel 1990 ed avente ad oggetto ricettazione di un bene del valore di due milioni di vecchie lire.
La Suprema Corte ha ritenute fondate le difese proposte dagli avvocati Maria Teresa Caccamo, Antonio Cimino ed Armando Veneto, con particolare riferimento alla violazione delle norme che impongono anche per le misure di prevenzione, la corretta applicazione delle regole sulla prova penale.
La Suprema Corte ha motivato la decisione assumendo che erroneamente non si era tenuto conto della copiosa documentazione che dimostrava come i coniugi Sicari fossero divenuti legittimamente proprietari dei beni espropriati.
Sarà adesso altra sezione della Corte d’appello a decidere, sulla base delle direttive date dalla Suprema Corte, se i beni sequestrati siano stati lecitamente acquisiti al patrimonio dei ricorrenti, ed a rigettare la proposta di confisca, così ponendo fine ad una vicenda che aveva suscitato vivo interesse anche per la non frequente applicazione della normativa in materia di confisca di interi patrimoni come pena aggiuntiva alla condanna penale per determinati reati.
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