Ieri ed oggi giornata di proteste di fronte a palazzo San Giorgio. Leonia, Multiservizi, Atam e i dipendenti comunali chiedono i salari arretrati e risposte da parte dei Commissari
di MICHEL DESSI’
Foto di Graziano Tomarchio
Reggio si può ancora definire un modello?
Ieri ed oggi giornata di proteste di fronte a palazzo San Giorgio. Leonia, Multiservizi, Atam e i dipendenti comunali chiedono i salari arretrati e risposte da parte dei Commissari
di Michel Dessì
Reggio Calabria è il primo comune della regione, contando circa 200.000 mila abitanti… una città che fino a qualche mese faera modello. Oggi invece sembrerebbe una città che sta cadendo nel baratro. Altro che modello. Da ieri Leonia e Multiservizi sono in sciopero. In sciopero anche il personale dell’Atam e persino i dipendenti comunali che proprio ieri hanno protestato creando anche attimi di tensione di fronte a palazzo San Giorgio, dove hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine per cercare di entrare nel Palazzo.
Diversi i settori in sciopero ma tutti con lo stesso intento, vogliono essere pagati. Non chiedono altro.
Da un lato Leonia e Multiservizi che attendono il versamento degli stipendi di ottobre, novembre e della tredicesima, dall’altro il personale Atam che da 3 mesi ormai non percepisce gli stipendi e a questi si aggiunge anche la tredicesima. ”Ci sembra assurdo – scrivono i dipendenti Atam in una nota – che un Prefetto che guida il Comune, pur sapendo di queste difficoltà, non di piccola rilevanza, ci faccia sapere che prima di 15 giorni non ci possa ricevere e prendere alcuna iniziativa per discutere e trovare qualche soluzione a tale problema”.
Intanto anche i dipendenti comunali chiedono gli stipendi di novembre, dicembre e tredicesima. Sembrerebbe che per loro il Natale sarà più bianco del solito… Ma non di sicuro per la neve, anche perché il Prefetto Panico ha liquidato i lavoratori senza fornire alcun riferimento preciso e chiedendo di lasciarlo lavorare. Una risposta che non ha accontentato i dipendenti di Leonia e Multiservizi, che chiedevano rassicurazioni sul versamento degli stipendi. “Comprendiamo benissimo che la situazione è drammatica – dichiarano – ma non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni”.
Dunque una città in piena crisi, già colma di spazzatura, con condizioni igienico sanitarie pessime e ora con lo sciopero del personale della Leonia e della Multiservizi sarà ancora peggio. Ad aggravare la situazione anche il fermo dei mezzi pubblici che ha provocato il blocco, ormai da diversi giorni, degli autobus sul circuito urbano. Quale futuro attenderà questa città che oggi alla luce di questi fatti di certo non si può definire un modello?
Anche oggi alcune centinaia di dipendenti del Comune di Reggio Calabria e delle società partecipate stanno dando vita a due cortei nel centro cittadino. Si tratta di lavoratori della Multiservizi e della Leonia, società esternalizzate i cui vertici sono inquisiti per legami con la ‘ndrangheta; autisti dell’azienda di trasporti pubblici, Atam, vigili urbani e impiegati. Alla commissione straordinaria che è alla guida del Comune i manifestanti chiedono la corresponsione degli stipendi arretrati, che non vengono pagati da circa quattro mesi. Il Comune è presidiato dalla forze dell’ordine ed è previsto un incontro con il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, al fine anche di scongiurare l’emergenza sanitaria dovuta alla mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani a causa dell’astensione dal lavoro dei dipendenti della Leonia.