banner bcc calabria

Assotutela: “No al taglio delle invalidità”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Il presidente Michel Emi Maritato promette di incatenarsi, per protesta, alla sede Inps di Roma

Assotutela: “No al taglio delle invalidità”

Il presidente Michel Emi Maritato promette di incatenarsi, per protesta, alla sede Inps di Roma

 

 

“Vergogna – dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato – il 2013 apre con alcune novità per gli invalidi totali coniugati: a partire da gennaio, il limite reddituale non è più personale ma familiare. Mi indigno davanti a tanta barbaria, vi sono molti disabili che si trovano nella condizione del superamento dei limiti di reddito familiare e di non poter piu’ usufruire di questo importante beneficio. La conseguenza è che se la somma dei redditi dei coniugi supera i 16.127, 30 euro, si perde il diritto alla pensione di invalidità. Immutato invece il limite di reddito per disabili parziali, ciechi e sordi. Importi e limiti reddituali nella Circolare Inps 149 del 28 dicembre 2012. A dirlo è la Direzione Centrale delle Prestazioni dell’Inps che, con

la Circolare n. 149 del 28 dicembre 2012, fissa per il 2013 gli importi per le provvidenze (pensioni, assegni, indennità) e i limiti reddituali. Ogni anno vengono infatti ridefiniti dall’Inps a seconda dell’inflazione e del costo della vita – prosegue il numero uno di Assotutela – non solo gli importi delle pensioni, degli assegni e delle indennità che vengono erogati a invalidi civili, sordi e non vendenti, ma anche i limiti reddituali per accedere ad alcune provvidenze economiche. Per il 2013 appunto, l’Inps ha deciso di introdurre una grande novità, ovvero procedere con il cumulo dei reddito nei casi in cui la persona con disabilità totale goda della compagnia di un coniuge. Il cumulo così previsto non deve superare il limite dei 16.127,30 euro lordi l’anno, pena la perdita del diritto alla pensione di invalidità (275, 87 euro al mese). Assotutela promette battaglia, non si basa su un dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione del 2011 (n. 4677). In data 25 febbraio 2011, infatti, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha respinto l’impugnazione di una cittadina contro Inps e ministero delle Finanze che in precedenza le avevano respinto la domanda di inabilità civile. A sostegno della decisione presa, la Corte rilevava infatti che, cumulando i redditi del coniuge, la signora superava i limiti di redditi previsti per il requisito economico. Assotutela annuncia manifestazioni la settimana prossima sotto la sede dell’Inps di Roma. No all’ennesimo taglio sociale –

conclude Michel Emi Maritato”.