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Taurianova, approvato il Piano di riequilibrio pluriennale

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Votato dalla sola maggioranza durante la seduta del Consiglio comunale di ieri, contraria l’opposizione. Rigoli e Sposato, Zucco e Fazzalari presentano la loro dichiarazione di voto

Taurianova, approvato il Piano di riequilibrio pluriennale

Votato dalla sola maggioranza durante la seduta del Consiglio comunale di ieri, contraria l’opposizione. Rigoli e Sposato, Zucco e Fazzalari presentano la loro dichiarazione di voto

 

 

TAURIANOVA – E’ stato approvato ieri, durante la seduta del Consiglio comunale, il Piano di riequilibrio pluriennale. A votarlo la sola maggioranza, mentre l’opposizione, dopo aver espresso la propria contrarietà, ha votato contro. Ad aprire il dibattito, il sindaco Domenico Romeo, che ha descritto un “Comune al collasso economico-finanziario – aggiungendo che – non c’è altra strada che ricorrere al Piano di riequilibrio pluriennale. Oggi purtroppo si pagano le colpe di altri ed a noi non resta altro che agire in questo modo per salvare la città dal default provocato dalle precedenti gestioni amministrative”. Dopo un acceso confronto tra gli opposti schieramenti, la maggioranza ha dato il via libera al piano, che ora passerà al vaglio della Corte dei Conti. Il primo cittadino, ha dipinto un quadro altamente preoccupante con un ente “invaso da debiti di grossa consistenza, tra i quali quelli con Enel, Pianambiente, Commissariato per l’emergenza rifiuti ed altri, ma con una capacità di riscossione, imputabile alla Gioseta, al di sotto del 10% del preventivato. Se a tutto ciò – ha proseguito – aggiungiamo il progressivo taglio dei trasferimenti statali che è in corso da alcuni anni a questa parte, si può facilmente comprendere perché questa decisione oltre ad essere necessaria è anche urgente. Senza c’è l’abisso, il dissesto vero e proprio, con conseguenze inimmaginabili. Per arrivare al default manca davvero pochissimo, visto e considerato che a febbraio gli stipendi ai dipendenti sono stati pagati con enorme difficoltà e che a marzo non si sa come fare”. Le opposizioni dal canto loro, non hanno condiviso la scelta. Il primo ad esternare il suo dissenso è stato Salvatore Zucco, che anche a nome del collega di coalizione Salvatore Fazzalari, ha parlato di “sacrifici insostenibili e piano contraddittorio rispetto alle recenti scelte amministrative, se si pensa che solo pochi mesi fa sono state deliberate le tariffe agevoli per l’Imu, che ora risulta addirittura triplicata sulla prima casa. Tale manovra – ha continuato – comporterà effetti negativi per dieci lunghi anni, oltre ad essere in buona parte irrealizzabile. Noi votiamo contro perché non vogliamo passare alla storia come coloro che ridurranno alla disperazione i cittadini di Taurianova”. Caustica la consigliera di minoranza Loredana Pileggi, che ha affermato: “Peggio di così si muore. Nel momento in cui viene depositata la relazione della commissione d’accesso, che potrebbe portare allo scioglimento dell’ente, si dà il via libera ad una procedura che causerà solo disastri per il prossimo decennio”. Giuseppe Rigoli invece, parlando anche a nome di Francesco Sposato, ha chiesto “come mai questa drammatica situazione sia emersa nel volgere di qualche mese, se bilancio di previsione 2012 e consuntivo 2011 votati non molto tempo fa parlavano di bilancio in pareggio. Il sindaco – ha continuato – prima di avviare la procedura, avrebbe dovuto aprire un confronto, al fine di poter valutare altri percorsi finalizzati al risanamento del nostro Comune. Ora invece c troviamo a dover fare i conti con l’aumento dell’addizionale Irpef, di Imu, Tosap, canone pubblicità, Tarsu, servizio mensa, trasporto alunni e servizio idrico, mentre verranno tagliati trasferimenti alle scuole e servizi di assistenza ai disabili”. A difendere l’operato dell’amministrazione comunale sono stati i consiglieri di maggioranza Carmelo Panarello e Giuseppe Tassone. Il primo ha sostenuto che “tra i mali, si è scelto quello minore”, mentre il secondo ha accusato la minoranza di “non andare oltre l’evidenza del problema, critica ma non propone misure per la cura. Fa solo confusione ed insinua allarmismi, mentre è l’ora di scelte di responsabilità per i danni provocati da altri”

DICHIARAZIONE DI VOTO DI RIGOLI E SPOSATO

Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Sindaco del Comune di Taurianova

Ai Consiglieri Comunali del Comune di Taurianova

E p.c. A S. E. il Prefetto di Reggio Calabria

Oggetto: Dichiarazione di voto

Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, in merito all’approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, i sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Rigoli e Francesco Sposato comunicano quanto segue.

Premesso che:

– durante il Consiglio Comunale di giorno 8 gennaio u.s. abbiamo chiesto al Sindaco di fornire una spiegazione logica sui vari bilanci comunali approvati in precedenza che mai avevano palesato la prossimità al dissesto finanziario dell’Ente, a tal punto che nel Bilancio di Previsione 2012 la relazione dei Revisori dei Conti riporta la seguente dichiarazione: <>;

– durante il medesimo Consiglio Comunale abbiamo chiesto ripetutamente al Sindaco di fornire chiarimenti in merito alle criticità finanziarie ed economiche in cui versa il nostro Comune, senza ricevere alcuna risposta;

– l’apice del delirio amministrativo del Sindaco veniva raggiunto quando lo stesso dichiarava che il Comune non avrebbe avuto bisogno di accedere al fondo di rotazione;

– oggi, smentendo quanto da lui stesso dichiarato durante la seduta consiliare dell’otto gennaio scorso, comunica che l’Ente ha deciso di accedere al Fondo di Rotazione,di cui all’art. 243 ter del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, introdotto dall’art. 3, comma 1, del DL 10 ottobre 2012 n. 174, convertito con modificazione della legge 7 dicembre 2012 n. 213;

– il Sindaco, con questa sua dichiarazione, ha dato prova che giorno otto gennaio scorso non era a conoscenza dei riferimenti normativi che regolamentano il riequilibrio di bilancio pluriennale che, ribadiamo, è l’atto deliberativo che lui stesso ed i consiglieri di maggioranza hanno votato in quella seduta consiliare;

– i riferimenti normativi, che regolamentano il riequilibrio di bilancio pluriennale, sono chiari, ma forse non lo erano per lui ed i suoi Consiglieri.

Tutto ciò premesso ed atteso che:

– ci saremmo aspettati la massima e dovuta chiarezza da parte del Sindaco in merito alla sua azione amministrativa e della sua maggioranza;

– la massima chiarezza, accompagnata da una maggiore consapevolezza dello status istituzionale che per ora rappresenta, era dovuta specie da parte del Sindaco Romeo, che già annovera nel suo curriculum amministrativo uno scioglimento per mafia;

– ci saremmo aspettati che il Sindaco, prima di avviare la procedura oggetto della discussione, avviasse un confronto aperto ai capi gruppo consiliari, ai partiti politici presenti in città, alle parti sociali ed alle associazioni di categoria, al fine di poter valutare altri percorsi finalizzati al risanamento del nostro Comune.

A questo punto, è arrivato il momento di fare luce, di capire i veri e vari motivi che hanno convinto il Sindaco di votare un atto deliberativo che, senza alcun confronto e se accettato dalle Istituzioni preposte, addosserà sui taurianovesi l’aumento dei tributi e delle tariffe comunali.

Consideriamo tutto ciò ingiusto ed oltremodo grave nei confronti della città. Ciò in quanto se è vero come è vero che la gravità della situazione economica e finanziaria dell’Ente è prossima al dissesto, è altrettanto vero che a pagarne le conseguenze saranno i taurianovesi già stremati dalla crisi.

Per onestà intellettuale, siamo consapevoli che l’attuale disastro finanziario del nostro Comune abbia origini riconducibili ad Amministrazioni Comunali precedenti. Tutto ciò, però, non giustifica il Sindaco Romeo che, essendo già a conoscenza della grave situazione dell’Ente, si è limitato a comunicare i problemi senza, però, avviare una politica di serio risanamento delle casse comunali.

Probabilmente, Romeo non ha compreso che alle ultime elezioni comunali del 2011 lo stesso sia stato eletto alla carica di Sindaco e non come mediocre curatore fallimentare dell’Ente.

Per essere chiari fino in fondo, l’atto deliberativo che stasera voterete, se accolto dalle Istituzioni competenti, obbligherà i cittadini taurianovesi a pagare “le aliquote e tariffe nella misura massima prevista”. Nella sostanza tutto ciò significa che l’elevato aumento (attraverso l’applicazione delle aliquote massime) riguarderà:

– Addizionale Comunale IRPEF aliquota vigente 0,8% (già prevista al massimo);

– Imposta Municipale Propria (IMU): abitazione principale da 0,2% a 0,6%, altri immobili da 0,76% a 1,06%;

– Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche applicate le tariffe massime previste dal Decreto Legislativo 15 novembre 1993 n. 507 e successive modificazioni e integrazioni;

– Pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni applicate le tariffe massime previste dal Decreto Legislativo sopra indicato;

– Servizio Idrico Integrato previsione di aumento del canone pari al 15% circa rispetto a quello attualmente in vigore;

– Trasferimenti delle spese per le scuole materne, scuole elementari, scuole medie, dal 2014 al 2022 saranno pari a zero euro;

– L’assistenza per gli invalidi, le attività assistenziali e le iniziative a favore degli anziani, dal 2014 al 2022 saranno pari a cinquecento euro per ogni anno;

– La TARSU/TARES subiranno un fortissimo aumento;

– Il Servizio Mensa Scolastica e il Trasporto Scolastico subiranno un aumento elevato e difficilmente sopportabile dalle famiglie già colpite dalla crisi economica.

Le questioni che si aprono, deliberando l’avvio da parte del Comune del ricorso al predissesto, sono molte, alcune delle quali tutt’altro che indolori nei confronti degli Amministratori dell’Ente.

La prima è che il predissesto è in primo luogo una norma di emersione delle patologie. Per rientrarvi occorre essere in disavanzo e non solo in stato di insolvenza o di mancanza di liquidità. Nella sostanza, occorre ammettere che il rendiconto precedente non era veritiero, per esempio perché viziato da un mantenimento di residui attivi a dir poco avventuroso.

Sarà pur vero che il riaccertamento dei residui contiene degli elementi di discrezionalità tecnica, ma diventa difficile spiegare come, in buona fede, si possa passare da un Bilancio di previsione relativo all’anno 2012 che rispetta il principio del pareggio finanziario e dell’equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi (come dichiarato dai Revisori dei Conti del nostro Comune), e poi scoprire improvvisamente che l’Ente sia prossimo al dissesto.

Per intenderci, si tratta di una autodenuncia, i cui effetti andranno valutati alla luce degli approfondimenti che ne darà sia la magistratura contabile e sia la magistratura penale. La magistratura penale dovrà verificare se sussistono gli elementi del falso ideologico ovvero di alterazione consapevole del Bilancio del Comune.

Altro elemento importane è quello degli effetti del piano di rientro che inevitabilmente poggerà anche sulle entrate, stimate, originate dal fondo rotativo, che è stabilito fino a trecento euro per abitante.

Nel caso in cui, però, l’accesso al Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale dovesse essere negato o se lo stanziamento dovesse essere minore, occorre ricordare che se il predissesto è una facoltà, il dissesto, al contrario, è un obbligo. Ciò significa che una volta avviata la procedura o questa sarà accordata oppure il default (condizione di insolvenza) sarà di fatto una scelta obbligata.

Per capirci, è utile sottolineare che la procedura del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, per quanto attiene al piano di rientro, consiste nel tagliare le spese e nell’aumentare le entrate in misura tale di riportare in attivo i Bilanci distrutti da anni di squilibrio occulto e di ripianare il disavanzo che si è creato nel tempo.

Nella teoria appare giusto, ma nella sostanza si tratta di una scelta rigorista che non garantisce certezze: cosa può indurci a ritenere che un Ente incapace di riscuotere 100 possa immediatamente essere in grado di incassare 150 o 200?

Tutto ciò non può e non deve essere sottovalutato, specie alla luce della crisi che ha già provocato gravissimi problemi alle famiglie. In aggiunta a tutto ciò, la procedura del predissesto potrebbe aggravare ulteriormente la situazione dei nostri concittadini, se la stessa non sarà realizzata attraverso una guida capace ed attenta.

Su questo punto abbiamo molti dubbi, in quanto il Sindaco fino ad oggi ha dato prova di scarsa capacità amministrativa a tal punto che – nonostante l’art. 243 bis, comma 8 punto G (Procedura di Riequilibrio finanziario Pluriennale) del TUEL sancisca chiaramente che la dotazione organica del Comune non può essere variata in aumento per la durata del piano di riequilibrio – lo stesso abbia previsto l’assunzione per il 2013 e il 2014 di otto unità: una categoria D3, quattro categoria D e tre categoria C. Tutto ciò, se realizzato, comporterebbe per il Comune una spesa annua pari a circa seicento mila euro.

Nonostante la dotazione organica del Comune annoveri una lieve carenza di personale, riteniamo che spendere circa seicento mila euro per stipendi e voci accessorie rappresenti una pura follia amministrativa.

Siamo convinti che seicento mila euro sarebbe meglio destinarli al piano di rientro decennale, al fine di abbassare il costo dei tributi comunali e delle varie tariffe che, al contrario, ricadrebbero ingiustamente solo ed esclusivamente sui taurianovesi.

Per quanto sopra esposto, i sottoscritti Consiglieri Comunali comunicano il loro voto contrario all’approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale.

I Consiglieri Comunali

Dott. Giuseppe Rigoli

Sig. Francesco Sposato

DICHIARAZIONE DI VOTO DI ZUCCO E FAZZALARI

Avendo esaminato nel suo complesso l’intero Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, ovvero decennale, riteniamo che lo stesso rappresenta una manovra che, da parte nostra, non può essere assolutamente accettata e condivisa, per il suo contenuto non rispondente ai requisiti di applicabilità; in quanto, in primo luogo, si richiede, con l’aumento delle entrate, un sacrificio insostenibile da parte dei cittadini, ed in secondo luogo perché il piano presenta contraddizioni e incertezze contabili evidenti.

Infatti, da una prima analisi del Piano di Riequilibrio, emerge come, per quanto riguarda la GESTIONE DELLE ENTRATE si è provveduto, avendone facoltà, ad aumentare le aliquote e le tariffe nella misura massima consentita, il che significa che la percentuale dell’IMU che in un primo momento era stata deliberata in diminuzione ( cioè al 0,2 per mille) rispetto alle indicazioni statali, con questo piano la stessa percentuale viene deliberata al massimo cioè al 0,6 per mille, per ciò che riguarda la prima casa; mentre per la seconda abitazione e per gli immobili diversi dell’abitazione la percentuale è stata aumentata dallo 0,76 per mille all’ 1,06 per mille; ne consegue che le entrate complessive relative all’IMU per il 2012 è stata di € 1.072.000 mentre a seguito dell’aumento delle aliquote previste nel Piano di Riequilibrio si prevede un’entrata di € 2.595.000 per ogni anno successivo al 2012 e fino al 2022 e quindi con un rincaro di € 1.500.000 rispetto all’anno di riferimento che è il 2012; il che comporta che in una realtà quale quella del Comune di Taurianova, si richiede un enorme ed a nostro avviso insostenibile sacrificio da parte dei Cittadini, i quali si troveranno costretti a pagare circa il triplo, rispetto alla quota pagata per il 2012, per la prima casa e circa un 30 per mille in più per la seconda abitazione e/o immobili diversi dall’abitazione.

Con lo stesso criterio sono state aumentate per l’anno in corso e per tutto il decennio successivo le entrate della TARSU ( Tassa per i Rifiuti Solidi Urbani) le quali sono state rincarate fino ad ottenere un’entrata annua di € 1.570.000 rispetto al 2012 che era di € 1.020.000 con un aumento di circa € 550.000 annui e per dieci anni.

Stessa cosa dicasi, per quanto riguarda tutte le altre voci di entrate (Servizio Idrico, TOSAP, Proventi della Mensa Scolastica ecc. ecc.) hanno subito anch’esse tutti un notevole ed insensato aumento.

Ma la cosa più assurda e grave è che tutte queste tariffe saranno applicate per un intero decennio e cioè fino al 2022 e questo è inconcepibile, in quanto non prevede eventuali riduzioni di aliquote nel corso dello stesso decennio.

Per quanto riguarda la GESTIONE DEI RESIDUI, nello stesso Piano si è limitato a stralciare parte dei residui relativamente al servizio idrico, alle tariffe di depurazione e di fognatura dal 2002 al 2007 per somme irrisorie senza procedere a stralciare residui attivi precedenti a questo periodo che sono molto consistenti e che alterano il risultato annuale del bilancio.

Inoltre per quanto riguarda l’ ANTICIPAZIONE DI TESORERIA risulta un importo da ricostituire di € 1.556.000 al 2011, ma non conosciamo in base al prospetto contenuto nel Piano le anticipazioni dell’anno 2012, che sicuramente saranno lievitati.

Per quanto riguarda le SOCIETA’ PARTECIPATE che sono in liquidazione non esiste nel Piano alcun riferimento riguardo alle quote di capitale di partecipazione dell’amministrazione comunale, in effetti non conosciamo la quota relativa a GIOSETA, a PIANA AMBIENTE SPA, e a FONS NOVA VITA FELIX; manca quindi il requisito della trasparenza che viene sempre invocato ed inoltre non si esprime circa la situazione attuale in merito.

Per quanto riguarda la situazione in ordine alla ricostituzione delle partite vincolanti ovvero del MUTUO BANCA OPI di € 3.000.000 contratto dal nostro Comune ai tempi dell’Amministrazione Biasi, per la realizzazione di opere vincolate quali per esempio l’ illuminazione del centro urbano, tratti di fognatura, manutenzione di scuole ecc. ecc.; nonché l’introito proveniente dalla Regione Calabria di ulteriori € 900,000 vincolato per il dissesto idrogeologico; nonché il finanziamento di ulteriori € 616.000 destinati alla realizzazione delle infrastrutture; che secondo il prospetto di ricostituzione indicato nel piano ammontano complessivamente a € 3.667.000, ebbene, come si fa ad affermare con estrema certezza che tale importo sarà ricostituito nell’arco dei dieci anni, fermo restando la precaria situazione generale del nostro Comune ed anche in considerazione del fatto che i cittadini già hanno difficoltà a pagare i tributi, oggi che sono di normale portata, figuriamoci se gli stessi sono nelle condizioni di garantire il pagamento con i rincari da effettuare. Peraltro tutte queste somme erano state destinate per opere ben definite, mentre invece sono state utilizzate per spese correnti, e su questo vorremmo chiarimenti non solo dal Sindaco Romeo ma anche dai rappresentanti in seno a questo civico consesso del PDL locale che a suo tempo ha amministrato il nostro Comune.

Infine per quanto riguarda il DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE che ammonta a € 2.837.000, è stato predisposto un Piano di Risanamento decennale dove l’Amministrazione dovrebbe ripianarlo con una media di € 287.000 annui, il che diventa insostenibile e quindi di difficile attuazione visto che nel corso degli anni a seguire potrebbero determinarsi ulteriori disavanzi che andrebbero ad aggiungersi a quelli già esistenti.

In altre parole secondo quanto prevede questo piano di riequilibrio, solo per l’anno in corso 2013 è previsto:

1. La costituzione di un fondo riserva per € 75.000

2. La costituzione del fondo svalutazione crediti per € 257.000

3. La riduzione dell’anticipazione di cassa per un importo pari alla riduzione effettuata nell’anno 2011 per € 380.000.

4. La ricostituzione delle partite vincolate per € 615.000.

Per un totale necessario di € 1.327.000, quindi è praticamente impossibile raggiungere questi obiettivi di risanamento, in quanto bisogna tener conto che non è solo questo importo ma bisogna anche sostenere le spese correnti di funzionamento.

Pertanto, dall’analisi dello stesso piano emerge come lo stesso risulti essere un PIANO ASSOLUTAMENTE FALLIMENTARE che rispecchia l’incapacità da parte dell’Amministrazione, di trovare soluzioni alternative per un risanamento più attuabile e soprattutto senza dissanguare le già collassate vene dei Cittadini Taurianovesi.

Ed è proprio su questo ultimo concetto che Noi come gruppo “CRESCERE INSIEME” vorremmo avanzare alcune considerazioni, noi crediamo che il Piano di Riequilibrio Pluriennale che è stato portato come punto all’ordine del giorno, per essere votato e quindi deliberato, rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’assoluta incapacità da parte di una classe dirigente guidata dal Sindaco Domenico Romeo, che nell’arco della sua gestione amministrativa non è riuscita a gettare le basi per un rilancio socio-culturale ed economico del nostro paese.

L’unica cosa, che il nostro Sindaco Romeo, ha saputo fare molto bene è quella di lamentarsi, piangere sul latte versato, l’ha fatto sia nel primo che nel secondo mandato, non sa fare altro che addossare la colpa ad altri senza rendersi conto che buona parte delle responsabilità se il nostro Comune oggi si trova immerso in queste pessime condizioni, è proprio sua, visto che in quasi 4 anni complessivi di mandato non è riuscito a trovare una soluzione, una strada percorribile per ridare, credibilità, visibilità e sviluppo alla nostra cittadina.

Adesso dopo anni di piagnistei, si è inventato il paradissesto, descrivendolo come l’unica strada percorribile per portare al risanamento delle nostre casse comunali, peccato che nel fare questo ha completamente dimenticato che tutto ciò comporta ahimè, il mettere le mani nelle tasche dei cittadini, e farlo in maniera pesante ed insostenibile, chiedere ai cittadini di risanare il dissesto economico, che altri per incapacità hanno provocato.

Noi non ci stiamo, noi non vogliamo passare alla storia come coloro che hanno indotto alla disperazione i propri concittadini, solo persone insensibili e poco attenti alle esigenze altrui potrebbero rendersi responsabili di un simile gesto amministrativo.

Per questo motivo mi rivolgo a voi consiglieri di maggioranza, voi che certamente siete cresciuti con umiltà e con il sudore ed il sacrificio dei vostri genitori, voi che siete persone semplici come noi e come tanti cittadini di Taurianova, sappiate che se voterete a favore di questa delibera vi siete resi protagonisti o meglio responsabili di un provvedimento che porterà nelle case dei nostri concittadini la disperazione per l’incapacità di gestire una situazione economica già di suo precaria e quindi di difficile gestione, soprattutto per chi non ha un lavoro fisso e per chi si trova a dover sfamare e vestire i propri figli, per questo motivo vi chiedo di riflettere molto attentamente e di votare conseguentemente.

Noi per i motivi sopra elencati votiamo contro il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale Decennale che è stato posto al 3° punto dell’Ordine del Giorno.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

Dr. Salvatore Fazzalari 

Dr. D. Salvatore Zucco