Il vicepresidente del Consiglio regionale ha premiato Chiara Barillà e Vincenzo Nizzardo, i due giovani reggini vincitori del concorso nazionale “Conservatori italiani a confronto”
Nicolò alla cerimonia di consegna del San Giorgio d’oro
Il vicepresidente del Consiglio regionale ha premiato Chiara Barillà e Vincenzo Nizzardo, i due giovani reggini vincitori del concorso nazionale “Conservatori italiani a confronto”
REGGIO CALABRIA – “Il ‘San Giorgio d’oro’ costituisce uno dei momenti più intensi di condivisione e di aggregazione, elevando a valore collettivo l’esemplare opera individuale. Sono tante, infatti, le storie che negli anni si sono raccolte e che ancora oggi si raccolgono intorno ad un Premio che interpreta fortemente il senso di appartenenza alla comunità reggina e che l’allora sindaco Giuseppe Scopelliti, oggi Governatore della Calabria, ha saputo brillantemente incentivare, restituendo alla memoria il filo conduttore di eventi e personaggi che connotano e identificano il territorio”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia nella ricorrenza del Santo Patrono, premiando Chiara Barillà e Vincenzo Nizzardo, i due giovani reggini vincitori del concorso nazionale “Conservatori italiani a confronto”. “La mia presenza – aggiunge – si collega al ruolo che rivesto, ma contempo è stata anche quella di semplice cittadino che, come tanti altri, ama la sua terra e crede in quei valori che possano contribuire alla sua crescita e alla valorizzazione della sua identità. Ecco perché, nello spirito del premio, diventa importante ricordare chi, spesso nel silenzio, da ogni angolo della terra, continua a portare lustro alla città dello Stretto, alla sua storia ed alle sue tradizioni. Scegliendo di non recidere il cordone ombelicale con la propria terra, anzi rendendolo vivo in momenti come questi, dove i meriti conquistati sul campo disegnano un percorso umano, sociale, sportivo e culturale che diventa patrimonio comune”. “Ed è proprio questo – dice ancora Nicolò – il carattere distintivo del San Giorgio d’oro che, pertanto, lancia un messaggio significativo ai nostri giovani che, mai come in questa fase di crisi generalizzata di valori, hanno bisogno di esempi e di riferimenti per edificare il loro cammino ed anche la Calabria del futuro. Una Calabria migliore, in grado di liberarsi dai tanti condizionamenti e di perseguire gli interessi collettivi, può essere costruita proprio partendo da figure che, come i premiati di oggi e quelli di ieri, grazie alla forza delle loro idee e agli strumenti della cultura e della conoscenza, hanno saputo sollevare il velo dell’omertà, dell’isolamento e della debolezza. Ed è a tutto questo che le nuove generazioni devono guardare per diventare cittadini consapevoli e responsabili del domani, artefici principali di un cambiamento effettivo della nostra terra”.