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“Il partito che vorrei”

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Grande successo per il convegno organizzato dalla Giovane Italia a Reggio Calabria

“Il partito che vorrei”

Grande successo per il convegno organizzato dalla Giovane Italia a Reggio Calabria

 

  

Sabato, nella sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria si è svolto il Convegno dal nome “il partito che vorrei” organizzato dalla Giovane Italia di Reggio Calabria. Con la moderazione del dirigente comunale della GI Alfredo Fiammella, sono intervenuti il presidente di MSN Margherita Schirinzi, Il segretario vicario del coordinamento provinciale del PDL Giuseppe Pedà, Il coordinatore grande città del PDL Daniele Romeo, Il consigliere provinciale Francesco Cannizzaro, L’assessore regionale Demetrio Arena, Il presidente provinciale della GI Luigi Amato e ha concluso i lavori il senatore della Repubblica Antonio Caridi. Vari sono stati i punti affrontati dai vari relatori all’interno del convegno dove si è resa palese la necessità di ristabilire un dialogo diretto con il territorio, ripristinando quelli che erano i vecchi circoli, come collante tra cittadinanza partito. Tornare in piazza a parlare, ad ascoltare i disaggi delle persone cosi da poter trovare eventuali soluzioni atti a soddisfare i bisogni dei cittadini in quanto la politica deve essere al servizio del cittadino e non il cittadino al servizio della politica. Un partito nuovo basato sulla meritocrazia e sulla formazione, radicato sul territorio, che ascolti e si faccia carico dei problemi e lotti con determinazione per la loro risoluzione, in un percorso che vede giovani e non insieme per un unico scopo, il bene collettivo. Con il convegno giunge al termine la seconda edizione della Scuola di formazione politica indetta dalla Giovane Italia di Reggio Calabria. Una scuola che ha visto pienamente raggiunti i traguardi che si era prefissata. Otto sono state le lezioni svoltesi presso il coordinamento regionale del PDL, con la partecipazione di tantissimi giovani per l’ottima riuscita della scuola di formazione, e con un totale di più di 60 iscritti, numero superiore alla precedente edizione. Importante risultato che ci fa capire che la Giovane Italia va per il verso giusto, sempre più sicuri che alla base di un partito ci debba essere non solo la militanza ma anche la formazione, quale tassello fondamentale per il futuro della nuova classe dirigente.

redazione@approdonews.it