Il 15% di spettatori in più rispetto alle manifestazioni passate
Magna Graecia Teatro Festival, affluenza di pubblico da record
Il 15% di spettatori in più rispetto alle manifestazioni passate
“Nonostante le difficoltà, questa edizione si sta imponendo probabilmente come la migliore mai realizzata finora”. E’ il commento dell’Assessore Regionale calabrese alla Cultura Mario Caligiuri sull’affluenza di pubblico da record che sta caratterizzando il Magna Grecia Teatro Festival. A metà della sua programmazione, la rassegna teatrale itinerante organizzata dalla Regione Calabria con la direzione artistica di Giorgio Albertazzi sta aumentando sensibilmente in presenze di pubblico ed incassi economici. Questa decima edizione, che si sta svolgendo nei tredici teatri messi a disposizione dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Calabria, si sta delineando come quella di migliore spessore artistico e di maggiore gradimento da parte del pubblico.
Dai dati comunicati dalle amministrazioni comunali all’Assessorato alla Cultura, infatti, sta emergendo rispetto alla passata edizione un aumento di quasi il 15 per cento degli spettatori paganti con un incasso, finora, di quasi 30mila euro.
Questi numeri sembrano fin da adesso confermare la validità delle scelte del direttore artistico Giorgio Albertazzi, riconosciuto come il più rappresentativo artista del teatro italiano, che ha inteso assegnare un orientamento ben preciso alla manifestazione, integrando presenze nazionali di qualità con alcune delle più significative rappresentanze del teatro regionale.
L’affluenza del pubblico è destinata a crescere, poiché non considera i dati di pubblico relativi a opere come “Amor ch’a nullo amato amar perdona”, recital di poesie di Michele Placido in programma dal 22 al 27 agosto, e il “Riccardo III” di Shakespeare diretto e interpretato da Massimo Ranieri con le musiche di Ennio Morricone che nella prima rappresentazione tenuta a Cassano allo Ionio, lo scorso 14 agosto, ha fatto registrare un successo strepitoso con oltre mille spettatori paganti.
Il “Riccardo III” di Massimo Ranieri è una produzione originale del Magna Grecia Teatro Festival e del Festival Shakespeariano di Verona, e viene considerato tra le più importanti produzioni teatrali nazionali, come evidenziato da “Corriere della Sera”, “Repubblica”, “Avvenire” e altre importanti testate nazionali, che hanno messo in rilievo il ruolo della manifestazione culturale calabrese, che realizza grandi produzioni assimilandola ai più prestigiosi festival italiani. E’ uno dei grandi obiettivi raggiunti grazie alla direzione artistica di Giorgio Albertazzi, che ha rilevato come nel triennio 2011-2013, su un totale di 46 spettacoli proposti dal festival, ben 14 sono produzioni di compagnie calabresi, il resto è rappresentato dalle migliori produzioni teatrali nazionali, selezionate dal direttore artistico con una strategia di programmazione ben stabilita. “In ognuno degli ultimi tre anni – dice Giorgio Albertazzi – abbiamo individuato un tema ben preciso. Per il festival del 2011 il tema è stato l’elemento femminile, nel 2012 il sud del mondo e nel 2013 l’agorà. Tutti argomenti di ampio respiro su cui ci siamo concentrati per individuare un filo conduttore che permettesse allo spettatore affezionato di cogliere elementi comuni nella programmazione e allo spettatore occasionale di confrontarsi con i temi che sono sì universali, ma facilmente riconducibili a quello che la Magna Graecia è diventata nel nostro tempo, uno scrigno di cultura che purtroppo è un po’ chiuso in se stesso, ed è da scardinare e far conoscere al mondo. Inoltre abbiamo lavorato a stretto contatto con le realtà calabresi, tra le più attive e numerose su tutto il territorio nazionale, arrivando a selezionarne alcune per il festival. Le proposte arrivate, considerando il triennio, superano il migliaio. Inevitabile che qualcuno sia rimasto scontento”.
“Il dato dell’aumento degli spettatori – sottolinea l’assessore Caligiuri – ci conforta anche perché è stato rilevato un aumento dei visitatori nei siti archeologici durante l’anno”.
Nel primo semestre del 2013, infatti, secondo i dati della Soprintendenza dei Beni Culturali della Calabria, si nota un aumento di visitatori del 5% rispetto al 2012, anno in cui si è registrato un consistente aumento delle visite alle aree archeologiche calabresi del 48% rispetto al 2011, frutto anche del progetto regionale di educazione all’archeologia “Calabria Jones”. Queste statistiche, tra l’altro, non tengono conto del Museo Archeologico di Reggio Calabria, che tra il 2006 e il 2009 aveva fatto registrare una media di 113mila spettatori l’anno, pari al 77% delle visite annuali a tutti i parchi archeologici calabresi. La prossima apertura del Museo di Reggio Calabria, che si prevede per i primi mesi del 2014, porterà un ulteriore consistente aumento di visitatori dei beni archeologici di tutta la regione.
“Con questo – conclude l’assessore Caligiuri – possiamo dire che le manifestazioni promosse hanno contribuito a dare visibilità e nuova vita al grande tesoro dei siti archeologici calabresi”.