Imbalzano: ”La presenza a Reggio del dottore Forlani, è scaturita dal pericoloso stato di incertezza che cominciava ad aleggiare sulle prospettive delle ex Omeca, oggi gruppo Ansaldo Breda, società della vasta holding Finmeccanica fortemente interessata a programmi di ristrutturazione industriale”. Naccari: “Ritardi ente in tutela azienda”
In II Commissione dirigente Finmeccanica su ex Omeca
Imbalzano: ”La presenza a Reggio del dottore Forlani, è scaturita dal pericoloso stato di incertezza che cominciava ad aleggiare sulle prospettive delle ex Omeca, oggi gruppo Ansaldo Breda, società della vasta holding Finmeccanica fortemente interessata a programmi di ristrutturazione industriale”. Naccari: “Ritardi ente in tutela azienda”
REGGIO CALABRIA – La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, programmazione economica, attività produttive, rapporti con l’Ue’, presieduta dal consigliere Candeloro Imbalzano, ha concluso una lunga seduta nel corso della quale è stato audito Marco Forlani, dirigente dell’Ufficio Relazioni esterne del gruppo Finmeccanica spa, delegato a tal fine dal Presidente, Gianni De Gennaro. “La presenza a Reggio del dottore Forlani – ha detto Candeloro Imbalzano a conclusione dei lavori – che ringrazio per il garbo istituzionale riservatoci, è scaturita dal pericoloso stato di incertezza che cominciava ad aleggiare sulle prospettive delle ex Omeca, oggi gruppo Ansaldo Breda, società della vasta holding Finmeccanica fortemente interessata a programmi di ristrutturazione industriale. Come abbiamo potuto sentire, ed insieme a noi una larga rappresentanza sindacale confederale e interna delle Omeca, il dottore Marco Forlani ha fornito ampie rassicurazioni sul fatto che le officine di Torre Lupo, proprio per la strategicità dell’impianto nel settore del materiale su rotaia e per l’alto grado di professionalità ormai acquisita dalle nostre maestranze, sarà sicuramente coinvolto nei più vasti processi di rilancio”. ”Il mantenimento – ha aggiunto – dell’impianto industriale di Torre Lupo, inaugurato nel 1961 dal sen. Amintore Fanfani, non è dunque semplicemente legato a questioni, pur serie ed immanenti, di coesione territoriale, ma all’effettiva efficienza dell’impianto ed alla qualità del prodotto finito. E’ bene ricordare che precedentemente – nel settembre 2011 – la seconda Commissione aveva audito altri manager del gruppo, come il dottor Cosmano Spagnolo e l’ex capo del personale dello stabilimento reggino, dottoressa Rita Tallarico, proprio con l’intento di mantenere alta e costante l’attenzione sul futuro delle Omeca. Ho quindi ritenuto improcrastinabile e con il sostegno dei colleghi della Commissione, un incontro urgente con i vertici di Finmeccanica spa per togliere quella coltre di incertezza che sovrastava pericolosamente la nostra realtà produttiva. Nei processi di scorporo delle attività della ‘galassia’ Finmeccanica a noi, ovviamente, interessa che le Omeca non finiscano nel girone infernale di qualche ‘bad company’ all’uopo progettata, poiché ciò significherebbe il lento e progressivo declino delle nostre Officine”. ”Credo di potere dire – ha evidenziato ancora Imbalzano – che le parole del dottore Forlani oggi abbiano scongiurato questa nefasta prospettiva anche se il cammino è ancora lungo e non privo di difficoltà. Dalla parte nostra e delle maestranze propende favorevolmente l’alto valore aggiunto delle tecnologie presenti nello stabilimento e l’indiscutibile capacità di produrre a livelli certamente non inferiori rispetto alle sedi di Pistoia, Napoli e Palermo. E’ attestato da innumerevoli dati, interni ed esterni all’azienda il valore aggiunto della produzione ‘made a Reggio Calabria’, che è sicuramente la migliore autocertificazione per le prospettive delle ex Omeca. Conosciamo anche lo sforzo finanziario posto in essere da Finmeccanica spa per ossigenare Ansaldo Breda – oltre un miliardo di euro nell’ultimo lustro – proprio per fronteggiare la concorrenza interna ed internazionale in un settore strategico, come il trasporto su ferrovia, che in buona parte d’Europa è rete fondamentale per la movimentazione delle merci, oltreché delle persone. Ecco perché riteniamo che le Omeca hanno tutto il diritto di fare parte della sezione aurea del gruppo Ansaldo Breda, quella più prestigiosa, per intenderci, che dovrebbe comprendere anche Napoli e Pistoia. Da qui, la pressante iniziativa istituzionale, i reiterati incontri con il management delle Omeca, i sindacati e le maestranze per affermare senza alcun dubbio l’importanza per la Calabria delle officine di Reggio. Voglio, infine, ringraziare tutti i colleghi che oggi hanno dato il loro contributo alla discussione per la soluzione dei problemi, e assicuro che terremo alta l’attenzione affinchè si apra una stagione nuova e duratura per questa nostra realtà industriale e per gli oltre cinquecento addetti, diretti ed indiretti, che costituiscono il nocciolo duro dell’economia cittadina”. Nel corso dei lavori, la Commissione ha espresso parere positivo a maggioranza su un provvedimento di iniziativa della Giunta regionale riguardante la rimodulazione del Fesr Calabria 2007/2013, Asse ricerca scientifica ed innovazione; sul rendiconto generale, con alcune prescrizioni , dell’esercizio finanziario 2009 dell’Arpacal, e sul rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2012 della Regione. Ai lavori hanno dato il loro contributo i consiglieri Naccari Carlizzi, Mirabelli, Crinò, Magno, Morrone, Maiolo, Tripodi, Giordano, Adamo, Minasi e l’assessore alle Attività produttive, Demetrio Arena. Inoltre, sono stati auditi i sindacalisti Laurendi e Biondo, della Uil; Serranò (Cisl), Pacifici (Cgil), Vizzari (Fismc) e Crea (Ugl).
Naccari: ritardi ente in tutela azienda
”Ci sono evidenti ritardi della Regione nel tutelare la Ansaldo-Breda e dunque lo stabilimento delle Omeca, sia sul piano degli interventi di innovazione e formazione, utili per il rilancio dell’azienda, che per la committenza del materiale rotabile per il trasporto regionale e per le metropolitane da costruire a Catanzaro e a Cosenza. Il dott. Marco Forlani ha ribadito oggi come non vi sia alcuna tutela dell’Ansaldo nelle procedure d’acquisto, come invece avviene in altri Paesi Europei per le aziende nazionali”. E’ quanto dichiara a margine della seduta della II Commissione, il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi, a nome dell’intero gruppo consiliare. ”Nel ritenere corretta la lettura fornita oggi dall’Evp Relazioni Esterne e Comunicazione del Gruppo Finmeccanica – prosegue Naccari Carlizzi – ci si chiede perché non sia stato dato seguito ai provvedimenti approvati che si facevano carico dei problemi emergenti cercando di fornire il giusto percorso per superare le criticità. Occorre ricordare a tal proposito due delibere: la prima del 27 febbraio 2010, relativa al Protocollo d’Intesa tra Regione ed Ansaldo-Breda per il finanziamento dell’innovazione tecnologica dello stabilimento delle Omeca e per la formazione delle maestranze e, la seconda, del 3 marzo dello stesso anno, finalizzata alle procedure di acquisto del materiale rotabile. Ora, a distanza di tre anni, riscontriamo che la crisi dell’Ansaldo-Breda spa. si è acuita e verifichiamo, sulla base della risposta del Dott. Forlani ad una precisa domanda, che politiche diverse aiuterebbero molto l’azienda, assicurando una prospettiva differente rispetto alle ipotesi di vendita, cessione, riconversione o ricerca di partnership”. Secondo il consigliere del Pd, ”la Regione avrebbe potuto sviluppare un ragionamento per le metropolitane di Catanzaro e Cosenza, anche alla luce dei livelli di alta tecnologia raggiunti dall’Ansaldo -Breda che ha registrato commesse persino a Milano e Copenaghen. Non ci si può limitare a constatare la crisi di Omeca e di Ansaldo-Breda se poi è la stessa Regione ad essere inadempiente e a non avere le carte in regola. Noi non siamo per una politica fatta con i comunicati stampa ma per una politica condotta con atti amministrativi che incidano sui problemi come sarebbero stati l’attuazione delle delibere ed il coinvolgimento di Ansaldo Breda nella realizzazione delle metropolitane. Siamo di fronte ad una politica fondata sul marketing. Dispiace constatare la totale assenza di governo del settore e del problema. Non si capiscono poi le critiche del Presidente della Regione a Mauro Moretti e a Fs. E’ chiaro che si tratta solo di atteggiamenti di facciata, attesa la recente riconferma di Moretti all’interno del gruppo di Fs e quasi sicuramente anche nel ruolo di amministratore delegato. Una nomina, quest’ultima, che è maturata con l’evidente ruolo centrale del Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (Pdl). Seppur lodevole, dunque, l’iniziativa del presidente Imbalzano risulta incapace di superare i problemi attuali, segnalando ancora una volta l’inerzia e l’incapacità della Regione. I problemi rimangono, le risposte amministrative mancano, si fa solo finta di interessarsi dei problemi”