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Uccise la compagna, condannato a 20 anni resta a piede libero

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Il giudice ha emesso la sentenza contro Ivan Forte per l’omicidio avvenuto in Emilia Romagna. Nonostante la condanna non finirà in carcere per un errore procedurale. I familiari di Tiziana Oliveri speravano nell’ergastolo richiesto dal pm

Uccise la compagna, condannato a 20 anni resta a piede libero

Il giudice ha emesso la sentenza contro Ivan Forte per l’omicidio avvenuto in Emilia Romagna. Nonostante la condanna non finirà in carcere per un errore procedurale. I familiari di Tiziana Oliveri speravano nell’ergastolo richiesto dal pm

 

 

COSENZA – E’ stato condannato a 20 anni, Ivan Forte, il 29enne di Castrovillari, reo confesso dell’omicidio della compagna Tiziana Olivieri, 40 anni, uccisa il 19 aprile 2012 nella sua casa di Rubiera (Reggio Emilia). A deciderlo è stato il giudice Angela Baraldi del tribunale di Reggio Emilia. Ma per il momento Forte resta a piede libero: il giovane, infatti, era stato scarcerato a maggio, a causa di una carta rimasta sotto un fascicolo, per scadenza dei termini di carcerazione preventiva. Il pubblico ministero Valentina Salvi aveva chiesto l’ergastolo.
Forte aveva strozzato Tiziana e poi aveva tentato di dare fuoco all’appartamento per far pensare a un tragico incidente. Inoltre, secondo il pm, sussiste anche l’aggravante dei futili motivi. Ma il giudice ha ritenuto che la pena dovesse essere di vent’anni – è già conteggiata la riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato – e ha stabilito una provvisionale di 300mila euro per il figlio minorenne della vittima, 170mila per la madre Rosella Carlini e 50mila per il fratello Alessandro.
“Sentenza troppo mite”, ha commentato la madre di Tiziana arrabbiata perchè sperava nell’ergastolo. Intanto già nei prossimi giorni, il pubblico ministero potrebbe far richiesta per rimettere in carcere Ivan Forte, senza aspettare che si arrivi al terzo grado di giudizio.