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Arrivava dalla Locride la droga per la Sicilia. Scoperto traffico di droga, 16 arresti

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Sono stati i carabinieri di Catania a scoprire un vasto traffico di sostanze stupefacenti tra l’area della Locride e i centri della provincia siciliana. Tra i promotori dello spaccio tre fratelli e le mogli di due di loro 

Arrivava dalla Locride la droga per la Sicilia. Scoperto traffico di cocaina e marijuana, 16 arresti

Sono stati i carabinieri di Catania a scoprire un vasto traffico di sostanze stupefacenti tra l’area della Locride e i centri della provincia siciliana ai piedi dell’Etna. Tra i promotori dello spaccio tre fratelli e le mogli di due di loro

 

REGGIO CALABRIA – Un vasto traffico di droga sull’asse Sicilia-Calabra è stato scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Catania. Sedici persone, ritenute inserite in un’organizzazione criminale che opera a Randazzo, sono state arrestate nel corso del blitz che ha impegnato una settantina di militari dell’Arma.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di avere acquistato cocaina e marijuana nella Locride. La droga sarebbe stata poi venduta nel mercato di Randazzo, a quaranta chilometri da Catania, e nei paesi della zona settentrionale dell’Etna. Tra i promotori della banda, tre fratelli e le mogli di due di loro.

L’operazione è stata effettuata nelle province di Catania, Reggio Calabria, Ragusa e Messina. Gli arresti sono stati compiuti a Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maniace ed Aci Catena, in provincia di Catania, ed a Bianco (Reggio Calabria). Tredici degli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tre di traffico e spaccio in concorso. I 16 provvedimenti restrittivi, nove dei quali in carcere e sette agli arresti domiciliari, sono stati emessi dal Gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura etnea. Le ordinanze trassero origine da un’indagine compiuta dal luglio al dicembre del 2012, dalla compagnia dei carabinieri di Randazzo avviata dopo l’ arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di un commerciante incensurato del paese, Francesco Longhitano, di 28 anni, nella cui abitazione fu trovato un sacco contenente oltre un chilo di marijuana. Indagini successive condussero i militari ai fratelli, anch’essi di Randazzo, Marco, Martino e Giuseppe Scrivano, per conto dei quali il commerciante avrebbe custodito la droga. I tre fratelli erano già noti agli investigatori: Marco Scrivano nel 2009 era stato arrestato dai carabinieri per aver costruito abusivamente una bomba artigianale. Indagini successive hanno consentito di accertare l’esistenza di una organizzazione che trafficava e spaccio marijuana e cocaina. Secondo quanto accertato, il promotori del gruppo erano i tre fratelli Scrivano, capeggiati da Marco, che dirigevano l’attività di spaccio nel territorio di Randazzo e nei comuni limitrofi. I tre si sarebbero riforniti di droga dalla Calabria attraverso Domenico Staltaro, di Bianco, che era stato suo compagno di cella nel carcere di Catania nel 2010. Staltaro si sarebbe occupato di procurare lo stupefacente dopo contrasti sorti tra i fratelli Scrivano e tre acesi ritenuti vicini al clan Ercolano-Santapaola: Orazio Licciardello, Fabrizio Bella e Giuseppe Gurgone. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato nove persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati sequestrati circa 1,3 chilogrammi di marijuana e 300 grammi di cocaina.

Gli arrestati
Gli arrestati nell’operazione antidroga dei carabinieri di Catania che ritengono di avere sgominato un’organizzazione che comprava marijuana e cocaina nella Locride per rivenderla nella provincia etnea sono complessivamente 16. Per sette di loro il Gip ha disposto i ‘domiciliari’. Sono stati condotti in carcere: i fratelli Martino, Marco e Giuseppe Scrivano, rispettivamente di 42, 27 e 38 anni; la moglie di Martino Scrivano, Rosaria Tabuso, di 44; Domenico Staltaro, di 28; Fabrizio Bella, di 50; Giuseppe Gurgone, di 42; Rosario Russo, di 21; Emanuele Lupica Tonno, di 30. Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: Veronica Trovato, di 23 anni, convivente di Marco Scrivano; Alfio Papotto, di 33; Alfio Pagano, di 21; Rosario Mineo, di 23; Antonino Calanni, di 22; Orazio Licciardello, di 45; Vincenzo Gullotto, di 40.