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I borsisti del programma stages 2008 chiedono il riconoscimento dello status di precari

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La FP Cgil Calabria insieme alla stragrande maggioranza dei borsisti nel corso di un’assemblea, molto partecipata ed animata, hanno dato vita ad un coordinamento interno teso ad affrontare in modo collettivo e sindacale, la delicata vicenda che li riguarda

I borsisti del programma stages 2008 chiedono il riconoscimento del percorso professionale e lo status di precari

La FP Cgil Calabria insieme alla stragrande maggioranza dei borsisti nel corso di un’assemblea, molto partecipata ed animata, hanno dato vita ad un coordinamento interno teso ad affrontare in modo collettivo e sindacale, la delicata vicenda che li riguarda

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La FP Cgil Calabria insieme alla stragrande maggioranza dei borsisti (programma stages 2008) ex L.R. 26/2004 (smi) selezionati con bando pubblico per titoli (minimo laurea con votazione di 110), nel corso di un’assemblea, molto partecipata ed animata, hanno dato vita ad un coordinamento interno teso ad affrontare in modo collettivo e sindacale, la delicata vicenda che li riguarda.
Scopo della riunione è stato quello di avviare una vertenza in grado di affrontare la incomprensibile esclusione degli interessati, dall’elenco di cui alla L.R. 01/2014, in ordine al quale tutti loro hanno ricevuto dalla Regione Calabria un deciso diniego, nonostante dal corpus complessivo delle norme regionali emergano, senza ombre di dubbio, come “precari”.
In tal senso nei giorni scorsi la segreteria regionale della FP CGIL Calabria ha chiesto un incontro all’Assessore Salerno per avviare un tavolo che risolva il problema posto.
In considerazione della condizione occupazionale, quella giovanile in particolare, già grave a livello nazionale, che assume caratteri a dir poco drammatici in Calabria, si ritiene che l’obiettivo unico è quello di superare la precarietà e rilanciare la quantità e qualità dei servizi pubblici. Per questo un punto fondamentale, da presentare al tavolo con la Regione Calabria, è l’individuazione delle modalità per consentire la ripresa dell’attività lavorativa, che per questi lavoratori precari è bloccata da 8 mesi, tenendo altresì conto che per la loro formazione al regione Calabria ha speso ben 17,5 milioni di euro.
Si chiede quindi, con forza, che venga riconosciuto il percorso professionale e lo status di precari, al pari dei lavoratori coinvolti nelle attività delle leggi regionali 28/2008 e 8/2010, per i quali il Presidente Scopelliti e la Giunta Regionale della Calabria, ha individuato e reso pubbliche le misure tese alla immediata continuità occupazionale ed al percorso di stabilizzazione attraverso la costituzione dell’elenco dei lavoratori precari da pubblicare ufficialmente.

FP CGIL Calabria
Segreteria regionale