Dall’incontro è emersa la necessità di aprire un confronto con la Regione e i Comuni, per il rilancio del commercio sulle aree pubbliche e per una tassa equa dell’occupazione del suolo pubblico
A Taurianova la riunione dei commercianti Ambulanti Anva – Confesercenti
Dall’incontro è emersa la necessità di aprire un confronto con la Regione e i Comuni, per il rilancio del commercio sulle aree pubbliche e per una tassa equa dell’occupazione del suolo pubblico
Nei giorni scorsi si è svolta a Taurianova l’assemblea generale dei commercianti Ambulanti Anva – Confesercenti della provincia di Reggio Calabria.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le problematiche riguardanti le iniziative che l’Associazione intende portare avanti circa i problemi legati al contrasto delle varie forme di abusivismo e di concorrenza sleale e nell’applicazione di un pagamento equo della Tassa occupazione spazio ed aree pubbliche, (TOSAP, COSAP, TARES ecc.) e per una maggior stabilità e trasparenza nell’esercizio del commercio su area pubblica.
Inoltre, sono state affrontate le novità del settore, come la nuova normativa sulle modalità d’uso delle bombole GPL e l’applicazione della Direttiva servizi (Bolkestein). Hanno partecipato ai lavori Antonino Marcianò, presidente Confesercenti Calabria, Domenico Borrello, presidente provinciale Anva di Reggio Calabria e Rosario Antipasqua, responsabile provinciale Anva. Proprio quest’ultimo, durante il suo intervento, ha sottolineato la necessità di aprire un confronto con la Regione e i Comuni, per il rilancio del commercio sulle aree pubbliche e per una tassa equa dell’occupazione del suolo pubblico. Ecco il suo intervento:
“Il Commercio su aree pubbliche rappresenta una fetta importante della distribuzione commerciale in CALABRIA, con circa 7.000 imprese (pari a 20%) e con oltre 10.000 addetti, rappresenta un’importante attività economica della Regione.
Questo settore commerciale, che ha rappresentato la prima forma di commercio al mondo, è uno dei luoghi di maggiore socialità del nostro paese.
Nei momenti di maggiore crisi economica e occupazionale, il nostro settore costituisce uno dei maggiori ammortizzatori sociali del nostro Paese, l’andamento del numero delle imprese, (nell’ultimo anno è aumentato di 100 imprese), è inversamente proporzionale all’andamento economico. Diminuisce nei momenti di sviluppo economico e aumenta in momenti di crisi.
Eppure la forte crisi economica che sta colpendo la nostra nazione non ha certo tralasciato il nostro settore, il quale essendo basato soprattutto nei generi di prodotti alimentari e dell’abbigliamento sono quelli che maggiormente hanno subito la contrazione dei consumi.
Il problema economico, si è aggiunto a tutti quelli che gravano su questo settore e che sono diventati molto grossi, tali da compromettere il corretto svolgimento delle attività:
– La presenza dell’abusivismo commerciale (sia nazionale che extracomunitario) rappresenta la minaccia più grave per la categoria, in quanto la concorrenza sleale che esercitano questi signori mette a repentaglio la sopravvivenza di tante aziende marginali che attualmente ci sono.
– All’eccessiva pressione fiscale che grava su questo settore, dagli studi di settore sino ai canoni o tasse per l’occupazione del suolo pubblico che sono elevati al massimo per far quadrare i bilanci comunali, senza tener conto del grave stato di crisi economica che grava sulla categoria;
– Alla mancanza di Aree attrezzate per lo svolgimento dell’attività che vuol dire certezza del posto di lavoro e porre fine a tutti i trasferimenti assurdi che le Amministrazioni Comunali effettuano molte volte anche contro legge.
– Alla concorrenza sleale che il settore dell’ortofrutta sta subendo da parte dei produttori agricoli, che avendo un regime fiscale agevolato, possono vendere i prodotti a prezzi più bassi.
Malgrado queste difficoltà, come ANVA Confesercenti, in questi anni, non abbiamo svolto un ruolo di difesa corporativa della categoria, ma ci siamo posti come stimolo alle Amministrazioni Regionali e Comunali per tentare di arginare i problemi e risolverli.
Basti pensare alla risoluzione delle problematiche introdotte dal decreto Legislativo 59, che soprattutto grazie all’impegno dell’ANVA Nazionale ha avuto una soluzione molto soddisfacente per la categoria e che ha visto noi impegnati per favorire un confronto attivo tra la categoria e gli enti locali, Regione Calabria a fianco degli operatori per il raggiungimento di tale obiettivo.
Nell’ambito del redigendo Testo Unico per il Commercio, occorre elaborare una Nuova legge sul Commercio su Are Pubbliche, L.R. 18 che del 11.06.1999 a oggi non è stata mai modificata, salvo che per l’introduzione delle norme nazionali e comunitarie.
Per questo crediamo che non è più rinviabile l’approvazione da parte della Regione Calabria i uno strumento come il testo unico sul Commercio.
Occorre regolare l’introduzione del DURC. Che, pur non condividendo il modo discriminatorio con cui è stato introdotto in alcune regioni, come ANVA Confesercenti siamo favorevoli all’introduzione di una Carta d’esercizio, che attesti il corretto comportamento previdenziale e fiscale da parte degli operatori e serva come strumento di lotta alla concorrenza sleale che si verifica in questo settore.
Questa carta non deve essere uno strumento vessatorio nei confronti della categoria, ma uno strumento snello, che affidato ai CAT consenta di censire tutte le attività commerciali su Aree Pubbliche, che attualmente operano nella nostra Provincia e in Calabria.
Per affrontare il contenimento dei costi sarà necessario aprire un confronto con i Comuni e costituire dei Consorzi che diventino strumenti da mettere in campo per affrontare tali problemi, mediante una maggiore intraprendenza nella gestione dei mercati sia giornalieri che settimanali, in modo che costituiscano delle risorse sia per gli operati che per le amministrazioni comunali.
I Consorzi devono costituire un momento fondamentale per il rispetto delle regole del mercato.
Altro obiettivo che si deve porre la categoria è quello di fare in modo che la Regione metta ha disposizioni risorse per lo sviluppo delle are destinate a commercio su aree pubbliche per la crescita dei mercati rionali e dei consorzi.
Un serio impegno alla lotta all’abusivismo commerciale fatto dalle forze dell’ordine, è indispensabile e non più rinviabile.
Infine si Propone la costituzione di un gruppo di lavoro di 9/12 operatori della Provincia che insieme al Presidente Domenico Borrello, portiamo avanti questo programma di rilancio dei mercati e del riordino delle fiere”.