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Corte Ue e Internet: diritto a oblio anche sul web

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Lo sanciscono i giudici della Corte Europea di Giustizia

Corte Ue e Internet: diritto a oblio anche sul web

Lo sanciscono i giudici della Corte Europea di Giustizia

 

“Il gestore di un motore di ricerca è responsabile del trattamento effettuato
dei dati personali che appaiono su pagine web pubblicate da terzi”. Così si sono
espressi i giudici della Corte Ue che si sono pronunciati su una causa contro Google.
Lo rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”. La
causa era stata introdotta da un cittadino spagnolo contro Google. Per semplificare,
nel caso in cui, in seguito di una ricerca effettuata a partire da un nome, l’elenco
dei risultati mostri un link verso una pagina web che contiene informazioni sulla
persona in questione, questa può rivolgersi direttamente Il portavoce di Google
commettando ha dichiarato.”Si tratta di una decisione deludente per i motori di
ricerca e per gli editori online in generale. Siamo molto sorpresi che differisca
così drasticamente dall’opinione espressa dall’Advocate General Ue e da tutti gli
avvertimenti e le conseguenze che lui aveva evidenziato. Adesso abbiamo bisogno di
tempo per analizzarne le implicazioni”.