Il monito del ministro Stefania Giannini: “Bisogna contrastare il cyberbullismo”
Mag 29, 2014 - redazione
Avviata la collaborazione tra Miur e Polizia di Stato
di GABRIELLA FOCI
Il monito del ministro Stefania Giannini: “Bisogna contrastare il cyberbullismo”
Avviata la collaborazione tra Miur e Polizia di Stato
di Gabriella Foci
Il cyberbullismo o ciberbullismo (ossia “bullismo” online) è il termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e/o i siti web. “La collaborazione fra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Polizia di Stato è fondamentale per contrastare fenomeni come il cyberbullismo”. Così il Ministro Stefania Giannini in occasione della giornata conclusiva del progetto ‘Una vita da Social’. “Un’iniziativa – sottolinea Giannini – a cui il Miur porta con orgoglio il suo supporto visto l’alto numero di studenti che riesce a coinvolgere educandoli, insieme alle loro famiglie e ai docenti, ad un uso sano e consapevole del Web. La Rete è oggi uno strumento prezioso e imprescindibile per favorire e diffondere la conoscenza. Ma – continua Giannini – può riservare brutte sorprese e incontri sbagliati soprattutto a chi, come i giovani, fa grande uso dei social. Non bisogna demonizzare la piazza virtuale, ma la scuola e le istituzioni in genere hanno il dovere di utilizzare gli strumenti a loro disposizione per parlare con i ragazzi e guidarli ad un uso corretto delle nuove tecnologie e degli strumenti di comunicazione. Questo affinché, nella vita virtuale come in quella reale, sappiano guardarsi dalle cattive compagnie. Ringrazio la Polizia di Stato per il suo impegno e confermo la volontà del mio Ministero di continuare ad essere partner di iniziative che hanno al centro la tutela dei nostri ragazzi”. I risultati ottenuti sembrano concordare sul fatto che il cyberbullismo, sebbene meno diffuso del tradizionale bullismo, rappresenti un fenomeno che coinvolge sempre più preadolescenti e adolescenti.