Pugliese: «Quando il Papa vedrà la SS 106 capirà il dolore di molte, troppe famiglie calabresi»
Mag 29, 2014 - redazione
L’autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese e fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” ha reso noto di aver inviato al Sommo Pontefice una copia del suo libro ed insieme una lettera
Pugliese: «Quando il Papa vedrà la SS 106 capirà il dolore di molte, troppe famiglie calabresi»
L’autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese e fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” ha reso noto di aver inviato al Sommo Pontefice una copia del suo libro ed insieme una lettera
In occasione della visita di Sua
Santità Francesco I prevista in Calabria, a Cassano all’Ionio, per il prossimo 21
giugno Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta
sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata
“strada della morte” e Fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106”
ha già reso noto di aver inviato al Sommo Pontefice una copia del suo libro ed insieme
una lettera lo scorso 18 aprile.
Pugliese oggi rende noto d’aver avuto
modo «di conoscere e visionare l’area
che ospiterà la messa che papa Francesco terrà in occasione della sua visita a
Cassano all’Ionio. L’area prescelta – come è stato chiarito nei giorni scorsi –
è quella della grande spianata dell’ex Insud a Sibari, a ridosso della strada
statale 106. Ciò – continua Pugliese – credo sia una ottima scelta poiché farà
in modo che il Pontefice possa incontrare
la “strada della morte” nel suo viaggio in Calabria».
L’autore del libro sulla S.S. 106
nella sua lettera a Papa Francesco I aveva evidenziato la pericolosità di una
strada che dal 1996 ad oggi ha provocato oltre 475 vittime ed aveva spronato il Pontefice affinché
la Chiesa ritornasse a parlare di questo problema uscendo dall’indifferenza nella quale è caduta da
anni proprio perché non è più possibile ignorare il dolore di chi perde un
proprio familiare sulla “strada della morte.
«Sono certo – continua Pugliese – che Sua
Eccellenza Mons. Galantino – Vescovo della diocesi di Cassano e segretario
generale della Cei – provvederà ad
informare il Santo Padre sulle questioni che riguardano la famigerata strada
Statale 106 ionica calabrese. Sono sicuro che non si sottrarrà dal
riferirgli che è la principale causa di morte che abbiamo in Calabria dal 1996
ad oggi; che in questo lasso di tempo ha provocato un numero di vittime 30
volte maggiore della ‘ndrangheta; che la popolazione calabrese (soprattutto
jonica), è ormai rassegnata quanto la
Chiesa calabrese rispetto all’idea che la “strada della morte”
possa essere finalmente ammodernata e, quindi, possa diventare la “strada della
vita”; e, soprattutto, sono certo che S.E. Mons. Galantino non esiterà ad
informare Sua Santità della sincera, civile e dignitosa istanza che viene
avanzata ormai da migliaia di calabresi e cattolici che sono fermi nella loro
volontà di dire “basta alle vittime sulla S.S. 106″».
«Sono altrettanto certo – conclude Pugliese
– che quando lo sguardo di Papa
Francesco I incontrerà la strada Statale 106 ionica calabrese capirà il dolore
immenso che ha causato alle tante, troppe famiglie che hanno pianto sull’asfalto di
questa strada i loro cari e capirà, soprattutto, l’infinita solitudine in
cui vivono i tanti giovani (e meno giovani), che nella nostra Calabria
rivendicano una nuova strada non rinunciando ad unirsi a loro, a noi».