La Coldiretti chiede alla Regione Calabria risposte decisive per l’agricoltura
Giu 07, 2014 - redazione
Bisogna evitare di favorire le rendite che soffocano lo sviluppo
La Coldiretti chiede alla Regione Calabria risposte decisive per l’agricoltura
Bisogna evitare di favorire le rendite che soffocano lo sviluppo
I dati che ci consegna l’ISTAT sulla disoccupazione sono impietosi. La disoccupazione giovanile in Calabria è del 60,9%. In parallelo però l’agricoltura è l’unica attività economica che nel sud e in Calabria resiste alla crisi con una sostanziale stabilità del valore aggiunto e del numero di occupati. Rispetto quindi ad un crollo generalizzato, l’agricoltura tiene: chi sembra non accorgersene è la classe politica regionale. Queste dovrebbero essere invece buone ragioni e segni di speranza – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – affinchè nella manovra di assestamento del bilancio regionale e nel necessario inserimento all’ordine del giorno del Collegato agricolo (Omnibus) l’Assemblea legislativa, colmando lacune che durano da troppo tempo, compia scelte e dia risposte sia normative che nell’allocazione delle risorse che possono spingere questo trend. Cito – prosegue Molinaro – due fatti concreti che non possono passare inosservati e non sono una difesa corporativa. La mobilitazione di Catanzaro “Difendere e valorizzare la Calabria bella e vera, che piace e vince – è un dovere di tutti” del 29 aprile u.s. condivisa dalla stragrande maggioranza di calabresi, da decine e decine di sindaci, da rappresentanti istituzionali, da forze politiche e sindacali; il maxi-raduno “L’agricoltura di chi vuole bene all’Italia” del 28 maggio u.s. a Napoli della Coldiretti delle regioni del SUD nel quale i Governatori presenti e l’assessore Trematerra hanno condiviso che l’agricoltura e l’agroalimentare sono l’unica strada che incide davvero sullo sviluppo perché valorizza il territorio nelle sue componenti culturali, turistiche, economiche, sociali e tanto altro. Questo Consiglio Regionale non rischi di non darci risposte – è l’appello di Molinaro – mantenendo solo lo “status quo”, favorendo solo le rendite: sarebbe un errore storico imperdonabile. Il politico, per sua natura, deve vedere una traiettoria di sviluppo e di futuro o quantomeno assecondarla. Si guardi pertanto anche alle richieste formali dei tantissimi sindaci calabresi.