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Armi chimiche a Gioia Tauro, slitta ancora la data per le operazioni di trasbordo

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Si teme per la stagione turistica

di CATERINA SORBARA

Armi chimiche a Gioia Tauro, slitta ancora la data per le operazioni di trasbordo

Si teme per la stagione turistica

 

di Caterina Sorbara

 

 

Nella riunione che si è svolta qualche giorno fa in Prefettura a Reggio Calabria, presieduta del Prefetto Vicario Di Stasi e, con la presenza dei rappresentanti della Protezione Civile, dell’Asp, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, Polizia, Carabinieri, Regione Calabria, Provincia, Med Center e i Comuni di San Ferdinando, Rosarno e Gioia Tauro, è emerso che si allungheranno ancora di più i tempi per le operazioni di trasbordo delle armi siriane. Non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale sull’arrivo delle navi nel Porto di Gioia Tauro. Si pensa ai primi 10 giorni di luglio. Durante la riunione il sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi, ha lasciato i lavori. Fare le operazioni di trasbordo durante l’estate, significa arrecare un gravissimo danno alla stagione turistica, agli operatori turistici di San Ferdinando e Nicotera. L’economia della Piana di Gioia Tauro è già in ginocchio, gli operatori turistici aspettano l’estate per avere un pò di sollievo, se le operazioni di trasbordo si svolgeranno a luglio, tutto questo influirà negativamente sulla stagione turistica. Non per niente la Sardegna ha pronunciato (a suo tempo) un no categorico. Nei prossimi giorni, comunque, verrà consegnato ai sindaci il Piano Operativo, che prevede la costituzione dei Cec (Centri operativi comunali) che avranno il compito di avvisare la popolazione in caso di pericolo e di conseguenza attuare piani di evacuazione.