Ira di Cameron per la nomina di Juncker a presidente della Commissione
Ue, Renzi: “Flessibilità per chi fa le riforme”
Ira di Cameron per la nomina di Juncker a presidente della Commissione
La designazione di Jean-Claude Juncker è stata decisa dal Consiglio europeo con un voto a maggioranza qualificata che ha visto 26 Paesi esprimersi in suo favore e solo due (Gran Bretagna e Ungheria) votare contro.
In un tweet, il leader inglese David Cameron ha reso noto di aver detto ai colleghi europei durante la riunione del Consiglio che “potrebbero rimpiangere per tutta la vita il nuovo processo” messo in atto per “scegliere il nuovo presidente della Commissione. Mi batterò sempre per gli interessi della Gran Bretagna”.
“Abbiamo ottenuto per la prima volta un documento” che fa riferimento alla crescita e alla flessibilità , “ora le riforme vanno fatte”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a Bruxelles.
‘Ho votato a nome dell’Italia per Juncker in una procedura che si è esplicitata in una maggioranza, perché c’era un documento – non l’avrei fatto senza documento – e perché c’era un accordo politico tra le forze di coalizione”. Così il premier Matteo Renzi sull’indicazione di Juncker per la presidenza della commissione Ue.
“Riteniamo che non si debbano violare le regole del Patto, ma viola il principio del Patto chi parla solo di stabilità e non di crescita”. Lo ribadisce il premier Matteo Renzi al termine del Vertice di Bruxelles.
Sull’applicazione del “miglior uso” della flessibilità, la Cancelliera Merkel ha specificato che “sarà la Commissione a decidere” come interpretarla. Aggiungendo che “non può essere modificato il Patto di Stabilità” ma che ci sarà un’interpretazione “paese per paese”.
“Se ci sono tre presidenze” al vertice delle istituzioni Ue, ovvero “Consiglio, Commissione e Bce è difficile pensare che due presidenze spettino all’Italia”, che ha già Draghi alla Bce. Così il premier Matteo Renzi commenta l’ipotesi di Enrico Letta alla guida del Consiglio Ue.