Il punto nodale è la lotta contro le associazioni criminali
Magarò propone due proposte di rilancio per la prossima Calabria
Il punto nodale è la lotta contro le associazioni criminali
“Due proposte semplici semplici da inserire nel programma di governo per la prossima Regione Calabria? Eccole: 1. togliere alle mafie risorse economiche a ‘costo zero’ derivanti dai traffici e dalle attività illecite e rendere subito disponibili i milioni di euro, le aziende, gli immobili e tutti i beni già confiscati ma intrappolati da burocrazia e inefficienze; 2. la costituzione di parte civile obbligatoria da parte della regione non solo in tutti i processi di mafia e corruzione ma anche in quelli avviati contro la malapolitica, mirando ad ottenere per le casse pubbliche il risarcimento-danni di immagine della Calabria”.
E’ quanto dichiara Salvatore Magarò, presidente della Commissione consiliare contro la ndrangheta che in proposito ricorda “in regioni come la nostra la vera spending review è togliere i soldi ai criminali, drenare il tesoro degli ‘evasori totali’, quali sono i clan mafiosi ma anche farsi risarcire da politici e amministratori che con comportamenti e atti illeciti sfregiano il volto autentico della nostra terra e danneggiano i cittadini calabresi onesti”.
“Occorre costituire delle task-force di investigatori e magistrati specializzati per scovare e sequestrare tutto quello che le mafie rubano ogni giorno con traffici e attività illecite – continua Magarò – acquisirlo con procedure snelle e investire e riconvertire sul territorio in attività pulite, legali, sane e produttive per far crescere e progredire l’economia di terre come la nostra. Non si tratta di utopie ma di una delle sfide più forti e concrete al ricatto mafioso che magistrati come Luca Tescaroli, della
procura distrettuale di Roma, hanno rilanciato proprio in questi giorni con proposte concrete”.
“In questo quadro – aggiunge l’esponente politico – sono d’accordo anche con la proposta di prevedere incentivi concreti che rendano conveniente la collaborazione con la giustizia, sia per chi è colluso, sia per chi è vittima del sistema mafioso, concedendo a quanti collaborano corsie privilegiate nell’aggiudicazione di appalti pubblici e forniture ma anche finanziamenti agevolati, correlati all’entità del contributo offerto”.
“Ma un’altra voce di risorse a costo zero per servizi ai cittadini e investimenti per lo sviluppo – aggiunge, infine, Magarò – credo che debba derivare dal risarcimento-danni che la Regione Calabria potrebbe ottenere rendendo obbligatoria ed automatica la costituzione di parte civile in tutti i processi che vedano imputati non solo clan mafiosi ma anche politici e amministratori pubblici. Non c’è soltanto una caduta d’immagine della Calabria e dei calabresi ma un vero e proprio sfregio che deturpa il volto pulito e autentico della nostra terra e di quanti qui sono nati o la abitano: la malapolitica, proprio come la ndrangheta, crea danni concreti ed è più che legittimo, direi doveroso chiedere che questo danno sia adeguatamente risarcito”.