Gioia Tauro, iniziativa promossa da due associazioni cittadine e patrocinata dalla Provincia di Reggio
Domenico Latino
Raffa in visita al campo estivo disabili
Gioia Tauro, iniziativa promossa da due associazioni cittadine e patrocinata dalla Provincia di Reggio
Domenico Latino
GIOIA TAURO – “Mi chiamo Alessandro e ho fatto cose che non credevo di saper fare”. È tutta racchiusa qui, in questo semplice pensierino letto da uno dei trenta tra bambini e ragazzi gioiesi che hanno avuto la possibilità di partecipare ad un vero campo estivo, la sostanza del progetto “Estate ugualmente abili”, lodevole iniziativa promossa da due associazioni cittadine e patrocinata dalla Provincia di Reggio che, avvalendosi del supporto di un’equipe di educatori specializzati, ha fatto sì che questi splendidi ragazzi potessero trascorrere due settimane di intensa felicità presso un noto camping sito in località Tonnara di Palmi e svolgere allo stesso tempo una serie di attività sia didattiche che ludico ricreative. Ma, a pochi giorni dalla conclusione di questa bella esperienza, la gioia dei simpatici protagonisti e la soddisfazione degli stessi operatori sono emozioni purtroppo velate dalla consapevolezza di dover tornare presto alla vita di tutti i giorni in cui l’anormalità è diventata normalità. In questa cornice fatta di contraddizioni si inserisce la visita del presidente Raffa che, dopo aver sostenuto senza esitazioni il progetto espostogli dal giovane consigliere Rocco Sciarrone, ha voluto constatare di persona l’eccellenza del lavoro fin qui svolto e ha colto l’occasione per passare qualche ora circondato dall’amore di persone davvero speciali. L’incontro con i ragazzi e lo staff di professionisti e volontari è stato preceduto da una breve conferenza stampa durante la quale sono stati illustrati gli aspetti della manifestazione ed è emersa la volontà di portare avanti altri progetti condivisi. Dopo i ringraziamenti di rito di Mimmo Meduri, presidente dell’associazione “Regalami un sorriso Onlus”, è toccato a Mariangela Giovinazzo, dell’associazione “Gli angeli di Pollicino”, tracciare un sintetico ma significativo bilancio: “è stato il nostro angolo di Paradiso – ha commentato – il sogno di questi ragazzi è di poter vivere una vita normale in un territorio dove malauguratamente questa parola non esiste. “Ugualmente abili” è riuscita ad unire Istituzioni, associazioni ed operatori. Abbiamo creato una squadra capace di sostenerli e sostenerci anche se dopo poco ci siamo resi conto che l’insegnamento era loro nei nostri confronti”. A seguire il presidente del Comitato Fiume-Tre Palmenti, Giuseppe Trunfio ha espresso parole di apprezzamento per la “magnifica esperienza” in rappresentanza dei volontari che in questi giorni sono stati vicini ai ragazzi accompagnandoli, tra l’altro, al villaggio con due pulmini in partenza ogni mattina alle 9 da piazza Duomo. “Avevano tanto bisogno di sorridere” – ha concluso. Quindi la psicologa Jolanda Meduri, coordinatrice del progetto, ha spiegato nei dettagli la loro giornata tipo che ha inizio con una particolare attività in piscina, la cosiddetta terapia multisistemica in acqua (TMA) secondo il metodo Maietta, effettuata dalla psicomotricista Angela Foti. “Hanno aumentato autoefficacia e autostima – ha spiegato – a Gioia invece si sentono deprivati perché non è mai stato fatto nulla di concreto”. Meduri ha concluso citando l’art. 3 della Costituzione che afferma la pari dignità sociale: “c’è bisogno di qualcosa che duri nel tempo – ha detto rivolgendosi al presidente Raffa – i giovani hanno bisogno di lavorare, i genitori sono in difficoltà. Sono stati giorni memorabili ma ora si torna alla routine del nulla”. Pungente Sciarrone che ha ricordato l’esistenza di un progetto preliminare per la costruzione di un grande centro disabili: “abbiamo cercato di farlo approvare dal Comune – ha rimarcato – ma a causa dei ritardi dell’ultima Amministrazione i fondi sono andati perduti. In quell’area a breve sorgerà l’Istituto nautico. L’anno prossimo estenderemo l’iniziativa a tutta la Provincia”. La conferenza è stata chiusa da Raffa il quale ha posto l’accento sulla difficoltà di sopperire alle inefficienze degli altri Enti: “spesso i Comuni sono commissariati – ha sottolineato – il nostro è un importante ruolo di sussidiarietà. Anche per questo bisogna difendere un organismo nato nel 1816 che un giovane rampante ha deciso di cancellare con un colpo di spugna e senza rispetto per il territorio. Il progetto punta all’uguaglianza e al superamento delle barriere architettoniche ma prima bisogna superare quelle mentali”. A margine dell’incontro, Mimmo Meduri ha ribadito l’intento di interfacciare ed unificare tutte le associazioni locali per acquisire maggior forza, al di là di quei colori politici che il disabile non conosce. “Sono in contatto con i Commissari prefettizi – ha precisato – per ottenere un immobile confiscato che sia idoneo e da subito agibile. L’augurio è di poter disporre finalmente di una sede stabile e che queste iniziative possano concretizzarsi con più frequenza”.