Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato
“Migliorare i presidi sanitari delle persone disabili”
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato
“Qualche mese ci eravamo detti fiduciosi che la commissione per la Tutela e
la promozione dei diritti umani al Senato avesse provveduto ad aggiornare
il nomenclatore tariffario sugli ausili e presidi sanitari destinati ai
disabili gravi per migliorare loro la qualità quotidiana della vita.
Stiamo parlando di protesi e mezzi tecnici destinati ad agevolare e
sostenere i processi di autonomia delle persone con handicap ma a oggi di
questo percorso che la commissione di Palazzo Madama starebbe facendo non
si vede alcun risultato. Piuttosto è ora che se il palazzo non adegua il
nomenclatore lo facciano le Regioni, ognuna per proprio conto”. Lo dichiara
il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato, che prosegue: “E’ ormai
indifferibile prodigarsi per adeguare l’elenco dei presidi in quanto,
quello a oggi in vigore, è uno strumento totalmente obsoleto anche perché
prevede una strumentazione non più utilizzabile se non addirittura non più
in vendita e soprattutto, non comprende invece quelle tecnologie
sofisticate che le aziende offrono per alleviare tanta sofferenza.
Tantomeno quelle elettroniche e interattive che consentono di comunicare
agevolmente e interagire con gli ambienti esterni invece – aggiunge
Maritato -. Perché dobbiamo essere fanalino di coda anche in questo in
un’Euripa dove questi presidi ipertecnologici vengono utilizzati da anni in
convenzione con gli stessi centri di educazione motoria?” “L’avevamo
annunciato qualche mese fa e ora ci stiamo attivando per concretizzarlo:
daremo il via a una raccolta di firme da presentare nelle sedi opportune
allo scopo di adeguare il nomenclatore rapidamente e abrogare quello
obsoleto. Anche perché se il governo in carica e le commissioni preposte
volessero davvero accorciare i tempi basterebbe alle singole Regioni –
conclude Maritato – convocare le associazioni di disabili e familiari dei
disabili che, già hanno a disposizione l’elenco di quelle che sono
oggigiorno le nuove necessità e le nuove tecnologie e, fare il dovuto
aggiornamento delle liste”.