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Pesca, Gac italiani riuniti a Pizzo

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Catanzaro (Cz)– Sviluppo, territorio, diversificazione. Sono state, queste, le tre chiavi di lettura dei nuovi obiettivi sottesi alla prossima programmazione del Fondo Europeo per la Pesca (FEP), emerse e ribadite in quasi tutti gli interventi della prima proficua giornata del III Seminario nazionale dei Gruppi di Azione Costiera (GAC) italiani, ospitato oggi (mercoledì 15) e fino a domani GIOVEDÌ 16 OTTOBRE presso il Popilia Country Resort di Pizzo.

Maggiore attenzione alle diverse criticità analizzate e rilevate per le varie misure; una programmazione del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) rivolta al pescatore sul quale investire culturalmente come vero protagonista ed imprenditore di tutte le risorse delle aree costiere; preferire una governance adeguata e favorire lo snellimento delle procedure; promuovere ogni iniziativa finalizzata a far diventare le regioni parte attiva ai processi decisionali e di confronto con la Commissione Europea.

Questi gli obiettivi a medio termine condivisi nei diversi contributi, moderati dal Presidente UNIMAR Giampaolo BUONFIGLIO e dall’attenta e nutrita platea nazionale. Per il Presidente di AssoGac Calabria Antonio ALVARO é solo con la diversificazione delle attività che i GAC potranno centrare prima e meglio di oggi l’obiettivo sotteso alla loro mission fondativa: dare occupazione ad un settore in crisi.

L’evento è stato promosso dal Dipartimento regionale Agricoltura ed organizzato dal Consorzio UNIMAR.

Di risultati soddisfacenti ha parlato Giuseppe ZIMBALATTI, dirigente generale dell’assessorato regionale all’agricoltura. Un ottimo trampolino di lancio – ha scandito – rispetto alla prossima programmazione comunitaria. Con i nostri 43 GAC – ha detto Pietro GASPARRI, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, ex PEMAC V – il 2 Paese UE. Stiamo recuperando il tempo perso ma oggi – ha scandito – dobbiamo concentrarci sull’uso delle risorse, ampliando il raggio di progettazione e di azione verso il turismo, la ristorazione e la formazione.

Ed è stata, numeri alla mano, finalmente una Calabria virtuosa e protagonista (prima in Italia) quella che, stamani, da padrona di casa, ha presentato ai rappresentanti dei 43 GAC di tutte le regioni italiane, i risultati e gli stati di avanzamento (fisico e di spesa) relativi alle iniziative dei propri 6 GAC (CostiHera, Borghi Marinari della Sibaritide, dello Stretto, Medio Ionio, Perti e Costa degli Dei) sulle diverse misure. – Il consuntivo presentato dai GAC calabresi, con misure promosse prevalentemente nell’ambito dell’acquacoltura, dell’ittiturismo, del pescaturismo, della realizzazione dei punti di sosta, didattica e ristoro attrezzati e della valorizzazione e gestione della fascia costiera, ha offerto alla valutazione dei presenti numeri importanti: 106 progetti proposti, di cui 60 ammessi, 27 in fase di valutazione, per un totale di euro 4.165.294,99 (di cui euro 1.303.020,79 per misure a titolarità GAC ed euro 2.862.184,20 per misure a regia GAC). Nell’ambito della misura 4.1.4 in particolare – ha spiegato Cosimo CARIDI, Referente Autorità Gestione FEP Regione Calabria – pur essendo questa a titolarità GAC la Regione Calabria ha coordinato e promosso, sotto la sua diretta regia, un unico progetto denominato SHADES (Approcci sostenibili ed olistici allo sviluppo nelle coste europee). I partner individuati sono la Galizia in Spagna, la Lituania e la Polonia. I GAC calabresi hanno già firmato l’accordo di partenariato. Al progetto – ha aggiunto CARIDI – i GAC hanno destinato complessivamente euro 832.033,01.