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“Gioia Tauro cuore dell’area metropolitana dello Stretto”

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“Sono state veramente rare, almeno nell’ultimo decennio, le occasioni di una concordanza di vedute da parte di tutti i settori politici nonché delle rappresentanze del mondo della produzione e del lavoro: il problema Gioia Tauro si colloca tra le priorità dell’azione sinergica complessiva di tutti i settori interessati”.
E’ quanto afferma in una nota, Luigi Tuccio, candidato alla carica di consigliere regionale per Fratelli d’Italia. “Ciò nonostante la stampa nazionale è sempre più interessata a proporre il porto di Gioia Tauro come il porto della ‘ndrangheta, misconoscendo le grandi strategie di riordino istituzionali che sono sempre presenti nei “Tavoli tecnici” relativamente alla destinazione definitiva del Porto di Gioia Tauro. È poco diffusa la scelta del MIT-DICOTER (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), che nella visione di una governance multi livello delle eccellenze europee ha individuato l’Area dello Stretto come “fuoco di un sistema di risorse, domande di trasformazione, tendenza di sviluppo e opportunità di innovazione che servono ad alimentare il ruolo strategico di questi territori all’interno della Piattaforma di riferimento”.
“Gioia Tauro è il cuore pulsante di questa piattaforma d’eccellenza e può ricoprire un ruolo fondamentale per l’Area Metropolitana dello Stretto appunto per la sua capacità di inserimento della sua attività nella strategia di sviluppo interregionale, passaggio ineludibile per la sopravvivenza stessa del Mezzogiorno. Nel decorso mese di luglio su iniziativa del ministro delle Infrastrutture è stato istituito un tavolo tecnico per il riordino dei collegamenti dell’Area dello Stretto con la partecipazione oltre che di rappresentanze delle due Regioni dell’Università di Reggio Calabria e di quella di Messina”.
“Orbene proprio da questo settore culturale è stata evidenziata l’esigenza che attraverso le istituzioni di una unica autorità portuale che comprenda Reggio, Villa, Messina e Milazzo si creino condizioni insuperabili perché buona parte dei finanziamenti europei per i trasporti finalizzati ai progetti che ruotano attorno ai dieci corridoi prioritari, riguardino anche l’Autorità portuale dello Stretto”.
“È fin troppo evidente che questo obiettivo sarà conseguente alla risoluzione delle problematiche specifiche del porto di Gioia Tauro oggi riproposte con veemenza dalle rappresentanze dei partiti di governo e di opposizione. È d’obbligo, però, alzare lo sguardo verso il definitivo obiettivo del ruolo determinante del porto per lo sviluppo della Calabria e dell’intero Mezzogiorno del Paese”.