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Stupidario parlamentare

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Lo spirito di Metternich si aggira per l’Italia.

Siamo veramente arrivati al grottesco. Due parlamentari del Pd si sono dilettati, in nome del risparmio, a presentare un ddl, in cui viene ridisegnata l’Italia. Tale capolavoro di geopolitica prevede l’istituzione di macroregioni(come chiamarle se no?) seguendo uno strampalato criterio che è un patchwork tra l’ Italia preunitaria e l’ ispirazione personale dei due signori, probabilmente maturata a seguito di una notte di bisboccia. Vediamo cosa prevede:

1) Regione alpina: è grossomodo il territorio del regno di Sardegna, senza l’isola, senza Nizza e la regione della Savoia di cui si potrebbe chiedere la restituzione alla Francia che, c’è da crederlo, ne sarebbe felice. Si potrebbe, già che ci siamo, pure indire un plebiscito in Sardegna che ne sancisse il ritorno al governatorato, nominando governatore a vita con diritto di successione per i suoi discendenti Emanuele Filiberto di Savoia (così almeno il giovanotto trova un’occupazione stabile). L’unico inconveniente è che forse i valdostani non sarebbero così felici di essere privati del loro statuto autonomo, senza dire della gente ligure (di mare) che si ritroverebbe in una regione “alpina” vedendo cancellata la propria.

2) La Lombardia resta com’è. La Lega nord ringrazia.

3) Regione del Triveneto. Potrebbe anche avere un senso ma bisognerebbe spiegare ai sud tirolesi, ai trentini e al Friuli V.G. che i loro statuti autonomi li possono appendere nella bacheca dei ricordi. Operazione che si presenta un pò complicata. Soprattutto con i sud tirolesi che parlano pure un’altra lingua.

4) L’Emilia Romagna resta com’è con l’aggiunta di Pesaro-Urbino e provincia. Il neo governatore Bonaccini ringrazia per il cadeau e può dormire sonni tranquilli. (Fonti bene informate riferiscono che i due deputati avrebbero voluto accorpare all’E.R. anche San Marino ma i tecnici della Camera hanno spiegato loro che non si può fare trattandosi di uno stato sovrano)

5) In Italia centrale i due dioscuri della geopolitica nazionale hanno dato fondo alla fantasia delle loro menti probabilmente obnubilate dall’assunzione di eccessive quantità di vino dei castelli: da buoni romani, non potendo riproporre lo Stato pontificio con le Legazioni e il Granducato di Toscana si sono inventati:

  1. a) la Regione appenninica: Toscana, Umbria e la provincia di Viterbo
  2. b) la Regione adriatica:quel che resta delle Marche e poi l’Abruzzo, Isernia (!) e Rieti (!!)
  3. c) la Regione di Roma capitale (neanche a dirlo,scegliendo il momento storico più adatto) comprendente città e provincia

6) Anche nell’Italia meridionale le due cime del pensiero geopolitico hanno trovato soluzioni davvero congrue e coerenti:

  1. a) la Regione tirrenica comprende l’attuale Campania più Frosinone e Latina
  2. b) la Regione del Levante che comprende la Puglia, Campobasso e Matera
  3. c) la Regione del Ponente che comprende la Calabria con la provincia di Potenza. Vale quanto detto per la Regione alpina. I laziali, i molisani e i lucani saranno lieti di entrare a far parte di comunità con cui non condividono neppure il vernacolo.

7) Infine le isole. Secondo i due parlamentari potrebbero restare così come sono. Solo perché c’è di mezzo il mare.

In definitiva secondo questo stravagante disegno sparirebbero in un colpo solo la Valle d’Aosta,il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e la Liguria. Mentre Marche, Lazio, Molise e Basilicata sarebbero addirittura smembrate.

La domanda è: ma per risparmiare effettivamente non sarebbe più semplice (e più serio) abbassare al livello più basso le indennità di consiglieri e amministratori delle attuali regioni, come da anni qualcuno propone, sfoltendo gli elefantiaci apparati burocratici di alcune tra esse (ben note), piuttosto che mettere nero su bianco simili sciocchezze?

P.S. Solo a titolo informativo: i deputati che hanno presentato il ddl sono Roberto Morassut e Raffaele Ranucci

Emanuele Pecheux

italia ridisegnata