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Indagati politici, un imprenditore calabrese e un magistrato in affari a Mantova

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Una rete per far pressioni sul Consiglio di Stato e sul ministero per i Beni Culturali per ottenere il via libera per la lottizzazione Lagocastello sulla sponda sinistra del lago Inferiore di Mantova. E’ quella che avevano intessuto a Roma, nel 2012, il sindaco di Mantova Nicola Sodano (Forza Italia) e l’imprenditore cutrese, residente nel Mantovano, Antonio Muto con il coinvolgimento di due ex senatori dell’allora Pdl, Luigi Grillo e Franco Bonferroni, e del presidente emerito del Consiglio di Stato Pasquale De Lise.

E’ quanto emerge dalla carte dell’operazione Pesci contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel tessuto economico e istituzionale della Lombardia condotta dalla Dda di Brescia che la Gazzetta di Mantova pubblica oggi. Sia il sindaco Sodano, 57enne originario di Crotone ma trapiantato a Mantova da 40 anni, sia i due ex parlamentari e l’ex magistrato amministrativo risultano indagati.

Sodano per corruzione e peculato. Le intercettazioni e i pedinamenti a cui era sottoposto il primo cittadino di Mantova hanno permesso di svelare come Sodano si sarebbe dato da fare, senza però ottenere risultati, per consentire a Muto, indagato per associazione di stampo mafioso e estorsione, vicino alla cosca calabrese dei Grandi Arachi, di portare a termine il suo progetto immobiliare in una zona vincolata.