“L’amministrazione si rassegni alla democrazia e legga i progetti che promuove”
Mar 20, 2015 - redazione
Come sempre soprassediamo sulla sequela di sterili insulti promossi dall’amministrazione comunale nei nostri confronti: purtroppo abbiamo da tempo appurato come il decoro istituzionale abbia da anni traslocato altrove, ed i risultati di questo clima da osteria sono sotto gli occhi di tutti. Prima di entrare nel merito delle inesattezze e omissioni della Giunta Antoniotti-Caputo, però, ci teniamo a ribadire un concetto che abbiamo già affermato tempo fa: ci spiace per voi ma in politica esiste anche l’opposizione. Ci rendiamo conto che questa amministrazione preferirebbe suonarsela e cantarsela da sola, millantando risultati, scaricando responsabilità, facendo inutili proclami, ma visto che dietro i proclami si nascondono disastri pagati dai cittadini, non abbiamo intenzione di permetterlo. E se questo significa fare campagna elettorale, facciamo notare che è la stessa amministrazione che certifica il contrario, visto che la nostra azione di sensibilizzazione, di proposta e di sacrosanta critica è costante, con le campagne elettorali vicine e lontane, come abbiamo fatto sui rifiuti, sul tribunale, sull’acqua, sulla sanità, sulle ferrovie eccetera eccetera eccetera. Insomma, a differenza della giunta di centro-destra noi non ci svegliamo ad un anno dalle elezioni, perché lavoriamo per ottenere risultati per la nostra gente e non per raccattare voti. Detto questo, invitiamo la Giunta, mentre promuove i progetti, magari a leggerli. Intanto spieghi la questione del cambio del contatore, chi lo pagherà? 145 euro, pagheranno i cittadini, ogni utenza per un totale di 6 milioni di euro. Salute. E poi sulla tariffa, se i Sindaci ottenessero il mantenimento delle tariffe attuali si tratterebbe di un atto biblico e proporremmo i nostri primi cittadini come Ministri dell’Economia visto che sarebbero in grado di far sparire il debito italiano in pochi mesi. Purtroppo la verità è un’altra. Attualmente per la fogna Rossano paga € 0,309 per metro cubo. La gara d’appalto ha stabilito che i comuni pagheranno all’azienda vincitrice, solo per la gestione dell’impianto € 0,401, cioè una cifra già superiore del 30%, al netto di tutta una serie di altri costi (manutenzione della rete, gestione transitoria, bollettazione, costi interni eccetera) che potranno essere tranquillamente addebitati dal gestore visto che non è previsto alcun vincolo né modalità per determinare la nuova tariffa (balordo, appunto). Non saremo maghi della matematica, ma dire che la tariffa raddoppierà significa fare una stima al ribasso, anche perché se prima spendevamo 4 milioni scarsi per acqua e fogna, ora ne spenderemo altrettanti solo per la depurazione. Da quali tasche dovrebbero uscire questi soldi? Perché il depuratore non risolverà il problema? Semplice, perché l’appalto prevede la depurazione di 7 milioni di metri cubi all’anno e facendo due conti (l’amministrazione li faccia da soli) Corigliano e Rossano producono circa 14 milioni di metri cubo l’anno. E gli altri sette dove vanno? Anche qui si tratterebbe di un impresa biblica: dopo la moltiplicazione dei soldi, l’apertura dei mari. E poi come si fa a dire che gli impianti verranno dismessi quando non è stata messa una sola lira per lo smantellamento e la bonifica delle aree? E chi pagherà la manutenzione e la tenuta in sicurezza degli impianti che saranno lasciati lì dove sono ora? Scommettiamo, i cittadini? Infine ci fa piacere che finalmente qualcuno del centrodestra locale ammetta che la rete fognaria dalle nostre parti, dopo vent’anni di centrodestra e cinque di centrosinistra, è un optional, visto che l’ultima volta che lo abbiamo detto l’allora onorevole Caputo rispose, a mezzo stampa, che si trattava di falsità e che, testualmente, “non si scarica più da diversi anni nei torrenti”. E invece scopriamo, con la delibera di giunta 307 dell’ottobre 2014, che nonostante la spesa di quasi due milioni di euro, la rete fognaria dei rioni San Marco e Penta del centro storico non è stata realizzata per mancanza di fondi. Non solo: siamo certi che la rete fognaria realizzata sia effettivamente utilizzata? Domanda retorica. E la giunta comunale ci vorrebbe far credere che per una cosa fondamentale come la terminazione e la ristrutturazione della rete fognaria dei centri storici e della costa, un obiettivo che riteniamo improcrastinabile, dovevamo spendere 43 milioni di euro costruendo un nuovo depuratore e 50 chilometri di tubazione totalmente inutile, facendo traslocare tutta la fogna nel nuovo impianto di Piragineti? Ci sembra, quanto meno, poco credibile, anche perchè l’agglomerato Rossano-Corigliano è sotto infrazione comunitaria e qualsiasi progetto di completamento della rete fognaria sarebbe stato accolto e finanziato dalla comunità europea. Purtroppo dalle nostre parti i progetti non si fanno per risolvere i problemi della comunità ma per gestire fondi e apparati. Ci spiace che su questa vicenda, purtroppo, non si sia dato ascolto a delle proposte semplici che avrebbero risolto realmente il problema, in meno tempo e con meno soldi, cioè terminare la rete fognaria realizzando un sistema di depurazione periferico, ristrutturando, modernizzando o sostituendo gli impianti attuali senza inventarsi i soliti mega progetti inutili.
Movimento TERRA e POPOLO