Domenico Mallamaci, amministratore delegato della Iam, ossia il depuratore di Gioia Tauro, nelle scorse regionali si è affacciato alla politica candidandosi nella lista di Oliverio Presidente, ottenendo un buon risultato, primo dei non eletti, nel collegio della provincia di Reggio dietro a Francesco D’agostino. Ora, toccata con mano l’area politica e le sue sfumature, Mallamaci non vuole mollare la presa. Non ha nessuna intenzione di staccare la spina dalla politica ma rilancia. E il 10 aprile a Reggio Calabria, all’Hotel de la Ville, fa nascere un’associazione politico culturale “Impresa Calabria”.

L’ad di Iam ci tiene a precisare che è un’associazione che resta nel solco politico del centrosinistra e che punterà a stimolare la Giunta regionale su alcuni punti e tematiche sensibile per la Calabria a partire dal dissesto idrogeologico, problematica di primaria importanza per la regione. Ma si intuisce dalle affermazioni di Mallamaci che l’associazione vuole essere, se non un alternativa, un rifugio per chi, in questo momento, non riesce a trovare pace nel Partito Demcratico della provincia reggina tra renziani e antirenziani. La sfida è lanciata.