«Sorical non può ricattare la città di Crotone, riducendo a suo piacimento
la portata dell’acqua pubblica. Si tratta di un abuso evidente, che
dimostra l’incapacità di trovare una soluzione concreta al conflitto in
corso con quel municipio». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila
Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: «I cittadini non possono subire
danni per tali ritorsioni del gestore Sorical, poiché non hanno
responsabilità amministrative nella vicenda in questione. Nel gennaio 2014
– proseguono i parlamentari M5s – interrogammo il governo sul remoto
aumento delle tariffe da parte della Regione Calabria, invece di competenza
esclusiva dello Stato. In proposito è stato creato e alimentato un
pasticcio, di cui la Regione dovrà darci conto. Vogliamo sapere quanto e
per quale servizio paghino i calabresi e qual è il futuro del servizio
idrico in Calabria, dal momento che la Sorical, ancora in liquidazione, è
affondata». Nesci e Parentela concludono: «Al governatore regionale, Mario
Oliverio, abbiamo appena chiesto un incontro anche coi dirigenti di
competenza, al fine di sapere come, nel concreto, la Regione intenda
superare una fallimentare gestione del servizio, che, tra incapacità,
debiti, perdite d’acqua e guai giudiziari, rischia di creare altri blocchi
in diversi comuni».