Nel pomeriggio di ieri, ad esito di indagini condotte dalla sezione criminalità straniera delle Squadre Mobili di Trapani, Reggio Calabria e Bolzano, personale della Polizia di Stato ha sottoposto a Fermo d’indiziato di delitto un cittadino straniero di nazionalità senegalese. Si tratta di Mohamed DIATTA nato il 10 maggio del 1996.
Lo stesso è indagato, in concorso con MBAOU DA ed altri soggetti allo stato ancora ignoti, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini si riferiscono al naufragio avvenuto lo scorso 12 aprile a circa 80 miglia dalle coste libiche. In quell’occasione, i successivi soccorsi in mare svolti dalla Nave “Bersagliere” della Marina Militare consentivano di mettere in salvo circa 150 naufraghi i quali, a bordo di altre navi militari, raggiungevano successivamente il porto di Reggio Calabria.
L’attività investigativa ha appurato che DIATTA pilotava, alternandosi con il cittadino senegalese MBAOU DA, un’imbarcazione di legno di circa 20 metri, partita dalla Città Libica di Zouara che trasportava circa 500 migranti, uomini donne e bambini di diverse nazionalità.
Dopo l’arresso, lo scorso 17 aprile, di MBAOU DA, l’escussione di diversi testimoni ha permesso di accertare che il comandante di quella imbarcazione fosse proprio DIATTA e per questi motivi si richiesto alle Questure che avevano accolto i cittadini extracomunitari a seguito dello sbarco di adoperarsi al fine di rintracciare l’uomo.
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile di Bolzano ha comunicato che DIATTA Mohamed, si trovava attualmente ospite presso il centro di prima accoglienza ex caserma “Gorio” di Bolzano, in attesa dell’espletamento delle pratiche relative alla richiesta di Asilo Politico ai sensi del regolamento CEE nr. 2725 del 2000.
La Sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani compendiava le risultanze investigative delle Mobili di Reggio Calabria e Bolzano deferendo all’autorità giudiziaria di Trapani DIATTA Mohamed, nei cui confronti spiccava un provvedimento di fermo.
Proseguono le indagini delle Squadre Mobili di Reggio Calabria, Trapani e Bolzano volte all’eventuale identificazione di ulteriori responsabili.