Un nuovo studio condotto presso l’Universidad del País Vasco in Spagna, ha concluso
che l’allattamento al seno può diminuire l’impatto negativo di alcuni inquinanti
ambientali comuni alle zone ad alto traffico. La ricercatrice Aitana Lertxundi, ha
considerato di studiare l’impatto sullo sviluppo dell’esposizione nei primi anni
di vita al particolato (PM2,5), alle polveri sottili e ai composti azotati (NO2).
Tra i risultati, ha scoperto una relazione inversa tra l’esposizione all’inquinamento
e lo sviluppo motorio dei bambini. Ha anche studiato gli effetti del biossido di
azoto (NO2) sullo sviluppo mentale. Nei bambini allattati al seno, né la materia
di particelle PM2,5 né il NO2 sono stati additati di avere un effetto nocivo sui
bambini per almeno quattro mesi, suggerendo che l’allattamento al seno ha un effetto
protettivo. Finora sono stati presi in esame 638 Per Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti [1]”, al di là della sorprendete statistica evidenziata
dal sorprendete studio in questione, si aggiunge comunque un importante tassello
alla certezza, più volte evidenziata dalla nostra associazione, che il latte materno
sia un elemento importante per la salute e la crescita dei propri bambini.