“Le violente precipitazioni d’acqua che hanno colpito, giorni addietro, la provincia
di Reggio Calabria e, soprattutto, il territorio della Locride lasciano l’amaro in
bocca.
Un evento climatico, sicuramente, previsto dai bollettini meteo ma che inaspettatamente,
per dimensioni e entità, ha messo letteralmente in ginocchio l’intero territorio
per le ingenti devastazioni arrecate.
Il tremendo nubifragio ha cagionato l’esondazione di torrenti, frane, smottamenti,
il crollo di alcuni tratti della SS 106 e la linea ferrata tra Ferruzzano e Brancaleone
isolando completamente la Locride dal resto della Calabria.
Questa triste vicenda ci riconduce agli attimi e alle paure subite quel dodici Agosto
2015 quando un mostruoso uragano ha investito duramente non solo la zona costiera
della nostra cittadina, devastando attività balneari e abitazioni, ma anche il Centro
storico generando numerosi smottamenti nella zona antica e sulle strade d’accesso.
La nostra Calabria, allo stato attuale, patisce una condizione catastrofica e ciò
è il risultato di una mancata attuazione degli interventi straordinari programmati
in materia di difesa del suolo e di prevenzione dal rischio del dissesto idrogeologico.
La politica, di certo, non può permettersi più il lusso di sviluppare queste emergenze
solo ogni qualvolta una calamità naturale di tali dimensioni investe la nostra Regione
e poi getta il tutto nel dimenticatoio. E’necessario, quindi, attuare interventi
che riducano il rischio idrogeologico mettendo in sicurezza l’intera Regione impiegando
ingenti risorse che in passato non sono state spese.
Certamente, alla luce di quanto esposto, non intendiamo elevare cori di protesta
o stigmatizzare demagogicamente contingenze che creino sterili polemiche puntando
il dito contro i responsabili di tale sciagura. Tutt’al più, la nostra vuole essere
un’attenta analisi tesa a far riflettere un’intera classe dirigente la quale ha l’onere
di dare una seria sferzata a un’annosa situazione che dura da decenni. Indubbiamente,
in tali circostanze, occorre attuare una fattiva collaborazione al fine di aiutare
la gente, sradicata dalle proprie case, a risorgere dalle macerie evitando di strumentalizzare
una triste e immane tragedia.
Esprimiamo, in conclusione, il più totale sostegno alle popolazioni del reggino
e, particolarmente, della Locride auspicando che tali disastri non si verifichino
più per il bene della Calabria e nel rispetto del suo popolo.”