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Vibo, tentò uccidere amante figlia: 5 anni di reclusione

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VIBO VALENTIA – Il 22 novembre del 2014 la signora Rosa Cananzi, 51enne di Rizziconi, si presentò al Conservatorio di Vibo armata di una pistola, che utilizzò per sparare al docente di violino Domenico Lombardo che stava sostenendo delle esercitazioni di musica.

Tra il docente e la figlia di Cananzi c’è da tempo una relazione. La donna, preoccupata della liaison amorosa, estrae la calibro 7,65 e spara sette colpi contro Lombardo che riesce miracolosamente a salvarsi dopo un intervento chirurgico a Palermo. La storia di amore e di paura si è conclusa in via giudiziaria davanti al giudice dell’udienza preliminare di Vibo con la condanna della 51enne: 5 anni di reclusione a fronte dei 7 anni e 8 mesi chiesti dal pm Luigi Maffia, la concessione delle attenuanti generiche e la riduzione della pena in virtù dell’aver optato per il rito abbreviato che consente lo sconto della stessa fino ad un terzo.

Un delitto premeditato secondo l’accusa – e condiviso dal giudice – d’impeto invece a parere della difesa dell’imputata nella persona dell’avvocato Maria Teresa Caccamo la quale ha rilevato come la sua assistita non sapesse della relazione tra i due e che, la mattina del ferimento, si fosse presentata al conservatorio con l’animo di proteggere la figlia da qualche possibile ripercussione da parte della vittima. Non si fidava di quell’uomo e non ne aveva fatto mistero nel suo amore sconfinato verso la ragazza. Un amore che per poco non l’ha portata ad uccidere.