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“Per il bene dell’umanità, qualcuno fermi Khalid Chaouki”

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Sarà il deputato del PD, l’On. Khalid Chaouki a discutere su storie di immigrazioni
del SUD, domani al Teatrino del Valentianum di Vibo Valentia.
Membro della commissione Affari Esteri e comunitari, di origine marocchine, si batte
per un ius soli (la cittadinanza a tutti coloro che sono nati in Italia) mentre il
suo compito è quello di “integrare” gli immigrati che ormai da anni giungono
numerosi sulle nostre coste.
Diceva Longanesi che ciò che lo preoccupava di una certa ideologia, non erano le
idee, ma le facce che esprimevano quelle idee. Aveva ragione.
Ecco un esempio pratico: questo giovane marocchino miracolato, che ha trovato la
“giusta strada” in Italia (e staziona in Parlamento a spese degli italiani),
è una delle facce più indisponenti della politica e della televisione dove e sempre
presente a litigare con Salvini per poi saltare da un canale all’altro. Ma nella
loro ideologia va molto il tipo esotico/trasgressivo/provocatorio: da Kyenge a Luxuria,
da Scalfarotto a Vendola, da Crocetta a Chaouki. Questione di gusti.
Purtroppo la proposta dell’On. Chaouki è molto simile a quella della Kyenge. Ma
dal momento che Khalid Chaouki legge solo quello che scrive Khalid Chaouki, nella
visione di quest’ultimo vuole spalancare le porte del Belpaese a centinaia di migliaia
di migranti che non riusciranno ad integrarsi per non essere stati i soli a cercare
il paradiso nelle nostre coste.
L’Italia si trova in una situazione economica gravissima con una disoccupazione
giovanile senza precedenti. Non ci si può permettere governi combinati (o meglio
scombinati) da misteriose raccomandazioni di misteriosissimi poteri.
Ma torniamo al nostro ospite. Khalid Chaouki ha 32 anni, una moglie e due figli,
nato a Casablanca, ha iniziato a scrivere diventando giornalista in Campania, circoscrizione
nella quale è stato eletto.
Probabilmente deve aver sentito nostalgia di casa, se nella sua prima intervista
dopo 5 mesi da Parlamentare è riuscito a proporre che la buvette della Camera dei
Deputati si organizzi per fornire piatti a base di carne halal, consentita agli islamici,
e magari anche un imam che possa lavorare fianco a fianco con il cappellano di Montecitorio.
Una provocazione la sua, che ha scatenato i Social Network nel quale, migliaia di
persone, hanno inveito contro l’esponente piddino e le sue proposte.
Noi invece ci auguriamo che il Partito Democratico nella persona dell’onorevole
sopra citato, inizi a pensare alle problematiche di questo Paese e non pensi al ramadan,
le elezioni sono vicine e speriamo che il prossimo Kebab, il Signor Chaouki lo andrà
a mangiare metaforicamente ed elettoralmente a Caporetto.
Raffaele Florio (Responsabile alla cultura Gioventù Nazionale Vibo Valentia)

Inoltre – aggiunge il coordinatore cittadino di Fratelli di Italia e provinciale di
Gioventù nazionale Anthony Lo Bianco- Si signori, in un paese dove la cultura ha
raggiunto l’apice della cultura occidentale,siamo passati dagli endecasillabi di
Dante,attraverso ai sonetti Foscoliani,a dover ritrattare,in silenzio e a nasconderci,perché
proteggevamo la lingua più bella e poetica che esista.
Io mi indigno profondamente di vedere questo personaggio in una città impregnata
di Cultura greca,fondatrice della cultura occidentale così come oggi la conosciamo
e che bistratta e nega con forza il nostro grande passato.