Incendiato un magazzino di Tiberio Bentivoglio
Feb 29, 2016 - redazione
Tiberio Bentivoglio con il sindaco di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – Un incendio ha distrutto i magazzini della sanitaria Sant’Elia a Reggio Calabria, di proprietà del testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio che da molti anni combatte contro le cosche della ‘ndrangheta. Proprio per questo, l’imprenditore dal 1992 è vittima di intimidazioni gravi ed è sottoscorta.
L’incendio è avvenuto poco dopo mezzanotte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Nel magazzino sono stati trovati i residui di un contenitore di plastica. Sull’accaduto sono in corso le indagini della polizia di Stato. Per sostenere l’imprenditore l’agenzia nazionale per i beni confiscati gli aveva assegnato dei nuovi locali in un altro quartiere della città che avrebbero dovuto aprire nei prossimi mesi.
Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha subito espresso parole di solidarietà e di vicinanza all’imprenditore, organizzando un sit it davanti al magazzino incendiato per questa sera alle ore 19.
«Non lo lasceremo solo – ha detto Falcomatà – a questi vigliacchi urliamo che non ci fanno paura. Stasera alle 19:00 tutti di fronte al deposito incendiato. Tiberio è stato in questi anni un simbolo della Reggio onesta, un portabandiera dell’economia sana della città che ha deciso di non piegarsi al giogo della ‘ndrangheta. La sua testimonianza ha attraversato l’Italia, veicolata dall’impegno dell’associazione antimafia Libera, ponendosi come esempio di ribellione al cancro mafioso. Chi ha colpito, per l’ennesima volta, Tiberio Bentivoglio, in realtà ha colpito tutti noi. A questi vigliacchi che agiscono nel buio vogliamo gridare che non ci fanno paura».
«Pochi giorni fa in Comune ho ricevuto la visita di Bentivoglio. La sua attività commerciale, più volte colpita dalla ‘ndrangheta, sta per trasferirsi all’interno di un bene confiscato ottenuto in locazione in una zona più centrale della città. Vogliamo aiutare concretamente Tiberio, contribuendo alla raccolta fondi per la ristrutturazione del nuovo bene confiscato. La solidarietà non basta più – ha concluso il Sindaco Falcomatà – ci vuole una vera e propria scorta civica. Tiberio non deve essere lasciato solo».
SEBI ROMEO
L’incendio doloso che ha distrutto questa notte i magazzini dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio, uomo che con coraggio ha denunciato i suoi estorsori, amareggia e sconcerta. Amareggia perché colpisce un testimone di giustizia sotto tutela e sconcerta perché si inserisce in un quadro più ampio che negli ultimi mesi vede la provincia reggina sotto asfissiante assedio.
Da dove ripartire per fermare questa escalation di violenza è un dato da elaborare sinergicamente, dal già pregevole lavoro delle forze dell’ordine da rafforzare ad un ciclo di nuove politiche pubbliche di investimento da programmare e mettere in pratica, la mentalità criminale ed il malaffare vanno combattuti sul piano culturale e sociale, oltreche repressivo.
A Tiberio Bentivoglio va la mia vicinanza umana ed istituzionale. Provo ad immaginare la sensazione di amarezza che tali gesti possono provocare, ma la determinazione che lo ha sempre contraddistinto sono certo che non gli permetterà di lasciare spazio alla paura ed alla delusione. Non vi sono gesti intimidatori più o meno importanti di altri, ma colpire un testimone di giustizia che non si è piegato al racket ha un significato ancora più profondo. Tiberio e quelli come lui non vanno lasciati soli, la sua attività deve ripartire, anche grazie agli strumenti messi in campo da Libera e da altre associazioni, che dobbiamo continuare a sostenere ed affiancare.
Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale
RISVEGLIO IDEALE
Non c’è pace per Tiberio Bentivoglio e la sua famiglia. Ancora una volta preso di mira, un incendio ha praticamente distrutto i magazzini della sua sanitaria.
L’associazione Risveglio Ideale ed il suo Presidente On. Angela Napoli esprimono sincera solidarietà al valoroso imprenditore che a discapito della sua libertà ha sempre denunziato i soprusi e gli atti criminosi perpetrati nei suoi confronti.
Fiduciosi che gli inquirenti e le Forze dell’Ordine faranno luce su quest’altra terribile vicenda che mina la tranquillità della famiglia Bentivoglio, è d’obbligo pretendere che ai responsabili vengano inflitte pene esemplari che servano da monito per chi crede che la città di Reggio Calabria debba sempre essere nel mirino e nelle mani di forze criminali che da lungo tempo condizionano la vita e le attività commerciali degli onesti cittadini.
STEFANIA COVELLO
Colpire duramente l’arroganza della criminalità.
Sostenere i testimoni di giustizia che stanno pagando un duro prezzo in
Calabria.
L’incendio che stanotte ha distrutto i magazzini della sanitaria Sant’Elia
a Reggio Calabria, di proprietà del testimone di giustizia Tiberio
Bentivoglio, che da molti anni combatte contro le cosche della ‘ndrangheta,
non può rimanere impunito!
Lo Stato e le sue istituzioni devono rafforzare il sostegno e la protezione
all’imprenditore che dal 1992 è vittima di intimidazioni gravi.
CONFINDUSTRIA REGGIO CALABRIA
“Confindustria Reggio Calabria esprime vicinanza e solidarietà all’imprenditore
Tiberio Bentivoglio, colpito dall’ennesima, vigliacca, intimidazione. Quanto sta
accadendo in città e nel resto della provincia ha assunto dimensioni non più tollerabili.
Occorre andare oltre le semplici parole e intervenire, con urgenza, per arginare
una deriva che rischia di affossare in modo irreversibile il tessuto economico e
sociale reggino”. E’ quanto afferma il direttivo di Confindustria Reggio Calabria
in relazione al gravissimo incendio doloso avvenuto, la scorsa notte, ai danni dei
magazzini della sanitaria Sant’Elia di proprietà di Tiberio Bentivoglio. “Le
‘attenzioni’ della criminalità organizzata nei confronti dell’imprenditore Bentivoglio
– proseguono gli Industriali reggini – destano particolare inquietudine e profonda
amarezza, poiché colpiscono una persona che con grande coraggio da sempre conduce
la propria attività imprenditoriale nel pieno rispetto della legalità e, soprattutto,
respingendo e denunciando qualsiasi forma di condizionamento mafioso. Per questo
oggi è indispensabile che la comunità civile faccia sentire la propria voce e che
le istituzioni intervengano subito con azioni concrete a sostegno di quanti, proprio
perché hanno il coraggio di denunciare, non possono essere lasciati soli. Servono
atti tangibili – conclude Confindustria Reggio Calabria – in grado di contenere questa
interminabile escalation criminale e, al tempo stesso, misure concrete a sostegno
degli imprenditori reggini che, nella stragrande maggioranza, come Bentivoglio chiedono
solo di poter svolgere liberamente la propria attività ma quotidianamente devono
fare i conti con una realtà indegna di un Paese civile”.
WALTER SCERBO, SINDACO DI PALIZZI
Il tempo rende ragione all’Uomo che persevera nel giusto, che è testimone nel vivere quotidiano dei principi di legalità e di lealtà allo Stato.
Ma il tempo non gli ha reso giustizia, e seppure la figura biblica di Giobbe potrebbe ancora rappresentare il suo esempio di vita, sarà certamente necessario che le mani degli uomini dello Stato, di cui Tiberio Bentivoglio è onorevolmente cittadino, lo sorreggano, finalmente, in modo vigoroso.
CGIL, CISL, UIL REGGIO CALABRIA
Cgil, Cisl e Uil di Reggio Calabria nell’esprimere la più totale solidarietà all’imprenditore Tiberio Bentivoglio, ritengono non più procrastinabile un intervento immediato su alcune questioni, quali legalità e lavoro, divenute ormai tematiche prioritarie su cui è necessario intervenire in maniera continua e decisa per rafforzare “gli anticorpi “ che combattono la criminalità.
Pensiamo che occorra, immediatamente, individuare norme e forme di sostegno, affinché il Signor Bentivoglio, possa, da subito, utilizzare il bene confiscato assegnatogli e, allo stesso tempo, avere gli indispensabili sostegni finanziari per potere riprendere la sua attività.
Proprio alla luce di una nostra impostazione, mirata verso l’implementazione dei necessari supporti, quali adeguati organici dei magistrati e personale giudiziario, maggiori risorse per le forze dell’ordine, per altro problematiche sollevate appena pochi giorni fa con l’iniziativa su legalità e lavoro, promossa dalle suddette organizzazioni sindacali, riteniamo che questa debba essere la prima risposta da offrire al territorio e a tutti i cittadini onesti.
Come OO.SS. abbiamo il dovere di incentivare in più e meglio le nostre iniziative verso quel cambiamento culturale che sia in grado di creare un vero cordone di sicurezza a tutte le persone che non intendono sottostare al potere della ‘ndrangheta.
Aderiamo convinti alla manifestazione , invitando i nostri iscritti, i cittadini tutti di questa Città, a partecipare alla iniziativa di solidarietà che si terrà stasera, alle ore 19.00 presso il deposito di Tiberio Bentivoglio.
Siamo certi che nonostante le reazioni violente della malavita, Cgil, Cisl e Uil e la parte sana della società, sapranno reagire con forza, coraggio e determinazione, per creare quel fronte che porti ad una concreta e fattiva prevenzione sociale.
ARTURO BOVA, PRESIDENTE COMMISSIONE REGIONALE CONTRO LA ‘NDRANGHETA
“A Tiberio Bentivoglio, uomo coraggioso e testimone di legalità, va la mia sincera solidarietà per l’ennesima intimidazione subita. La devastazione del deposito di arti
coli per la prima infanzia di cui è titolare il commerciante reggino, attesta il livello di aggressività di una mafia che non perde occasione per dimostrare la sua forza distruttrice”.
E’ quanto afferma il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova.
“Contro una criminalità che cerca di intimidire e condizionare le coscienze, sferrando continui attacchi nei confronti di sindaci, amministratori, imprenditori e operatori dell’informazione – prosegue Bova – serve una mobilitazione collettiva della società civile a sostegno del lavoro di Magistratura e Forze dell’Ordine che stanno assicurando uno sforzo straordinario in un contesto di emergenza”.
“Dinanzi ad una situazione divenuta insopportabile, occorre mettere in campo nuove misure efficaci ed incisive contro quei poteri criminali che stanno cercando di uccidere la speranza ed il futuro. Penso alle vittime dell’usura e delle estorsioni, penso a quanti si sono ribellati al racket e per questo hanno pagato caro”.
“La visita personale che gli farò oggi pomeriggio prima di partecipare alla manifestazione per le ore 18.00 indetta dall’assemblea dei sindaci della Locride – conclude Arturo Bova – non vuole essere una semplice attestazione di solidarietà, ma anche l’auspicio che l’imprenditore non indietreggi ma rinnovi ancora una volta il suo impegno e il suo coraggio nel solco di un percorso concreto che lo ha visto protagonista attivo nella lotta alla mafia e al malaffare”.
ERNESTO MAGORNO, SEGRETARIO REGIONALE DEL PD
“A Tiberio Bentivoglio, coraggioso testimone di giustizia, va la mia
vicinanza umana ed istituzionale e quella di tutto il Partito democratico
calabrese. Tiberio non si è piegato alla prepotenza mafiosa e senza timore
ha denunciato gli episodi di racket che l’hanno interessato, con grande
senso civico. Non deve essere lasciato solo”. E’ quanto afferma il
segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno
nell’apprendere la notizia dell’incendio doloso che ha distrutto questa
notte i magazzini dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio. “Incredulità,
sdegno e rabbia: sono questi i primi sentimenti che emergono davanti ad un
vile gesto che colpisce una persona perbene che rivendica il diritto a
svolgere la propria attività in un contesto di legalità e trasparenza –
afferma ancora il segretario regionale del Pd calabrese -. Dobbiamo
continuare a sostenere ed affiancare quanti non ai arrendono alla legge
della ‘ndrangheta e operano per consegnare alle nuove generazioni una
Calabria migliore”.
ROSANNA SCOPELLITI
Roma – “Voglio unire immediatamente la mia voce a quella
della Presidente Bindi e degli altri colleghi parlamentari della
Commissione Parlamentare Antimafia nell’esprimere non solo lo sdegno per
l’ennesimo attentato di cui è rimasto vittima l’imprenditore e testimone di
giustizia Tiberio Bentivoglio a Reggio Calabria, ma anche la mia attiva
presenza al suo fianco per chiedere allo Stato di reagire con maggior forza
alla tracotante azione della ‘ndrangheta. Lo Stato deve essere ancor più
presente, anzi ancor più asfissiante con la sua reazione alla violenza
mafiosa. Sono i mafiosi che devono stancarsi di fronte alla realtà che per
ogni euro di danno arrecato ad un imprenditore onesto e coraggioso come
Tiberio Bentivoglio, lo Stato e tutte le sue Istituzioni democratiche
provvederanno ad erogarne due. La mafia non solo non ci deve fare più
paura, ma deve arrendersi”. E’ quanto ha dichiarato l’On. Rosanna
Scopelliti (Area Popolare), capogruppo alla Commissione Difesa della Camera
e presidente del Comitato beni confiscati presso la Commissione
Parlamentare Antimafia.