Un lungo interrogatorio per Francesca Chaouqui, la consulente del Vaticano di origini calabresi coinvolta nello scandalo Vatileaks. Nel processo in corso in Vaticano, l’interrogatorio della donna, al sesto mese di gravidanza, è iniziato in mattinata ed è stato interrotto solo per una pausa pranzo.
«I medici ancora una volta mi hanno consigliato di non sottopormi allo stress fisico e mentale del processo – ha detto Chaouqui prima di iniziare l’udienza – mancano pochi giorni all’inizio dell’ottavo mese di una gravidanza a rischio. Eppure oggi sarò in aula, ancora una volta, spero di essere interrogata. Spero finalmente di parlare io. Oggi è il giorno della verità. Quella che devo a Papa Francesco, alla mia chiesa, alla mia famiglia, al mondo intero».
Accompagnata dal suo avvocato, Laura Sgro, Chaouqui con giacca e gonna neri ha fatto il suo ingresso in Vaticano dall’accesso del perugino. «Buongiorno – ha detto ai giornalisti presenti – sono qui per la verità», ha ribadito. Alla domanda di come si senta, vista la gravidanza, per lei ha risposto l’avvocato Sgrò: «Come si sente una donna incinta di quasi otto mesi».