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Canalone San Ferdinando, la Prefettura di Reggio Calabria evita la rottura del tavolo tecnico

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Come concordato e comunicato all’esito del tavolo tecnico di ieri, nella mattinata odierna si è assistito al sopralluogo sul posto dell’ASED, società individuata in via emergenziale per un forte intervento alla foce dell’ormai celebre “canalone”. Solo a tarda ora si è appreso il fallimento della strategia di azione preventivamente elaborata, per via delle condizioni del luogo differenti da quelle prospettate (peraltro in assenza della stessa ASED).

Così gli attivisti sono stati costretti a confrontarsi con un’unità di crisi comunale del tutto astratta, e con la conclamata distanza dei tecnici regionali incaricati di coordinare le attività di bonifica; fattori, questi, che, anche in uno alla rabbia accumulata in numerosi giorni di presidio permanente, per l’insensibilità istituzionale stavano per condurre il Comitato 7 Agosto all’adozione di forme di protesta eclatanti, tuttora non accantonate.

A tale momento è seguita la concreta sostituzione degli attivisti agli inerti attori sociali, anche tenuto conto dell’imminente ondata di maltempo prevista per i primi giorni della prossima settimana, per la quale si rischia un nuovo sversamento in mare. Decine di telefonate febbrili hanno condotto, con il dirimente contributo della Prefettura di Reggio Calabria, all’individuazione di una società che sopperirà prontamente all’impossibilità di intervento dell’ASED. Questa sarà impegnata già domattina alle ore 6 in un sopralluogo al “canalone”, al fine di valutare le modalità di azione, e sarà attesa dal Comitato al gran completo, che trascorrerà l’ennesima notte all’addiaccio.

Un plauso va doverosamente rivolto alla Prefettura di Reggio Calabria per la solerzia nell’intervento e per la capacità di ascolto delle esigenze dei cittadini.