“Il sequestro della discarica comunale effettuato dal Corpo forestale dello Stato è la conferma di ciò che avevamo già denunciato pubblicamente mesi fa quando definivamo l’isola ecologica una vecchia discarica. Purtroppo il tempo è passato invano e sia il sindaco che la sempre silente assessore all’Ambiente non hanno compiuto alcun atto in grado, non solo di risolvere, ma neanche di attenuare il problema.

La città è costretta da mesi ad assistere a uno spettacolo indecoroso, con un servizio di raccolta non-differenziata che funziona a singhiozzo e l’isola ecologica che è nei fatti una enorme discarica abusiva a cielo aperto.

Anche l’estate si è trasformata in un incubo, con il mare sporco e l’incertezza dei gioiesi sulla balneabilità dell’acqua. L’azione amministrativa si è limitata a qualche foto sui social network e solo grazie alla buona volontà di un comitato spontaneo che ha promosso una raccolta fondi è stato possibile conoscere la reale situazione del nostro mare. I dati sono purtroppo allarmanti soprattutto nel tratto finale del torrente Budello, proprio dove gli abitanti da anni lamentano la presenza di scarichi del vicino depuratore.

Cosa altro deve accadere per spingere l’amministrazione comunale a intervenire? Un’amministrazione comunale non può restare in silenzio davanti a problemi di questa portata. In diverse occasioni la minoranza è stata definita ‘nemica della città’ ma il vero nemico della città è chi resta inerme davanti allo sfascio, chi non prende provvedimenti per risolvere i problemi, chi preferisce gli annunci agli atti concreti e ha scelto una giunta di statue, perennemente in silenzio e immobile davanti ai drammi della città che diventano sempre più tragici”.

Il Gruppo consiliare del Pd di Gioia Tauro
Aldo Alessio – Francesca Altomonte