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“I giornalisti del Consiglio regionale sono illegittimi”

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«La sentenza del tribunale del lavoro di Reggio Calabria che ha respinto la richiesta
di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato da parte di tre
giornalisti conferma un assunto pacifico e cioè che nella pubblica amministrazione
si accede per concorso» – a dirlo è il portavoce al Senato Nicola Morra del MoVimento
5 Stelle che aggiunge – «Il fatto grave, però, è che cinque giornalisti dell’ufficio
stampa del consiglio regionale continuano tranquillamente a guadagnare stipendi
da favola senza aver mai superato neppure una selezione pubblica».Morra punta il
dito e richiama chi dovrebbe intervenire: «Viscomi e Irto hanno fatto andare la
vicenda su un binario morto ma la Corte dei conti e la magistratura stanno indagando»
– il Senatore prosegue – «da questo punto di vista, pur ritenendo la sentenza di
Reggio ineccepibile, non posso non far notare come per il Consiglio e la Regione
ci siano figli e figliastri» Il pentastellato denuncia la disparità di trattamento:
«Perché i cinque dell’ufficio stampa regionale non vengono licenziati e non
si procede a pubblico concorso? Perché la parola legalità non trova ospitalità
negli uffici regionali. Cinque persone vivono in privilegio scandaloso mentre il
resto dei giornalisti calabresi fa la fame».