La dichiarazione del solito stravagante quartetto, autonominatosi “patto federativo tra consiglieri” come probabilmente non ne esistono in nessun consiglio comunale d’Italia, segna una pagina nerissima della storia del consiglio comunale della nostra città.
Innanzitutto è bene che i cittadini sappiano che ieri non è stata istituita nessuna ronda, né si è mai parlato o scritto di sentinelle di quartiere o di cose del genere. In nessun atto ufficiale e in nessuna dichiarazione verbalizzata. I consiglieri del centrosinistra non hanno mai votato e mai si sognerebbero di votare a favore di qualsiasi forma subdola di controllo del territorio affidato ai privati cittadini, lo chiamino con qualsiasi formula e anche con l’inglesismo più innovativo. Ci siamo opposti in passato, quando il solito quartetto aveva tentato un primo blitz in commissione consiliare travestendo le ronde da “volontari”, e continueremo ad opporci a chi vuole far passare il messaggio distorto che le domande legittime dei cittadini di sicurezza e legalità vengano soddisfatte da forme di far west o di polizia privata, che ricordano periodi neri della storia d’Italia.
Quanto dichiarato dai quattro consiglieri è indice di una gravissima scorrettezza politica. Una vera e propria imboscata che, dopo aver fallito alcuni mesi fa, ha voluto in maniera subdola rilanciare la questione “ronde” all’ordine del giorno usando come Cavallo di Troia una questione importante come la regolamentazione delle attività dei volontari ausiliari del traffico.
E mentre noi ci impegnavamo per dare il giusto riconoscimento ai volontari che in questi anni si sono spesi per la comunità, a cominciare dall’encomiabile lavoro svolto ogni mattina di fronte alle scuole per i nostri figli anche sotto la pioggia battente, il solito quartetto, a cui probabilmente poco importava dei volontari del traffico, ha sfruttato l’occasione per cercare una rivincita dopo il fallito tentativo dei mesi scorsi. Basta leggere i verbali del consiglio comunale e delle commissioni per capire che mai si è parlato di ronde o di sentinelle di quartiere. E la reazione sconcertata delle stessse forze moderate della maggioranza alle dichiarazioni del Patto è ulteriore dimostrazione che i quattro consiglieri stanno solo gettando fumo negli occhi dei cittadini, stanno giocando a fare gli assertori della “legge e dell’ordine”, legge e ordine che farebbe bene prima a imporre a loro stessi.
E la malafede e la scorrettezza istituzionale del “solito quartetto” si combinano con la loro ignoranza amministrativa. E’ vero che nella parte dispositiva del regolamento modificato si parla della possibilità per il Sindaco di integrare i compiti dei volontari del traffico; ma non si parla di “sentinelle di quartiere”, “ronde” o chissà quale altra soluzione bizzarra. E siamo certi che il Sindaco Mascaro si opporrà a qualsiasi tentativo in tal senso come – e con piacere gliene diamo atto – si è già opposto nei mesi passati, anche alla luce dell’incontro avuto con il Prefetto di Catanzaro sulla questione. Il Sindaco non si presterà mai alle stravaganze rondiste dei quattro consiglieri.
La dichiarazione di ieri dei quattro è solo fumo negli occhi, un disperato tentativo di recuperare credibilità politica da parte del Patto e soprattutto di Mtl che, dopo una campagna elettorale all’insegna del “prima gli Italiani”, ora li vede votare a favore dei progetti Sprar e delle politiche di accoglienza avviati con orgoglio dall’amministrazione di centrosinistra. Sappiano che la nostra città non è quella che loro vorrebbero. Che parole come sentinelle e guerrafondai non appartengono a questa città.
Se è vero, come dicono, che hanno istituito le sentinelle di quartiere, perché non vanno dal Prefetto a illustrare il loro progetto? Sappiano i cittadini che, se non lo faranno loro e dal Sindaco non giungeranno rassicurazioni, saremo noi a chiedere un incontro al Prefetto per manifestare tutte le nostre preoccupazioni
Ci appelliamo a tutte le forze politiche della maggioranza, da Cac ai Cristiano Democratici, da Forza Italia a Lamezia Unita, perché prendano le distanze dalle dichiarazioni del Patto e non vadano dietro alle stravaganze di quattro consiglieri in cerca di un po’ di visibilità.
Ieri si è scritta una pagina bruttissima che, laddove non vi siano ferme e coerenti prese di distanza da parte delle forze moderate della maggioranza, segnerà uno spartiacque istituzionale, un buco nero di questa consiliatura e dell’amministrazione Mascaro, che precluderà qualsiasi forma di dialogo anche su questioni importanti come quella di ieri sulla rateizzazione dei debiti per le tasse non pagate.
Ci appelliamo nuovamente al Sindaco perché, come siamo certi farà, sia coerente con la sua anima cristiana e liberale opponendosi a qualsiasi tentativo che vada nella direzione di mettere la sicurezza del territorio in mano a ronde, sentinelle, aprendo la strada a forme pericolose di repressione e giustizia fai da te. Lamezia non sarà mai il far west.
Mariolina Tropea, capogruppo consiliare Pd
Pino Zaffina, consigliere comunale Pd
Nicola Mastroianni, consigliere comunale Pd
Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Insieme
Aquila Villella, consigliere comunale Città Reattiva