I lavoratori di Camassa Ambiente che svolgono la propria attività lavorativa diRpulizia, spazzamento e raccolta rifiuti presso il Comune di Rosarno sono fermi da due giorni presso l’autoparco comunale situato lungo la Provinciale all’interno del piazzale ex supermercato Sma. Troppo spesso ormai, stiamo riscontrando come Filcams Cgil, l’assoluta mancanza negli appalti di rispetto delle leggi sulla sicurezza, infatti, spesso i lavoratori sono costretti a lavorare in condizioni di rischio anche per la propria incolumità fisica ed anche per quella degli altri. È di oggi infatti la richiesta fatta dai lavoratori all’Ispettorato del Lavoro ed allo Spisal Provinciale, di intervento e verifica dello stato dei luoghi. Verifica già effettuata dalla polizia di stato sui mezzi che a nostro avviso, sono assolutamente inadeguati ad effettuare il servizio.
Molti di questi mezzi infatti, si trovano in situazioni disastrose, nella totale assenza dei requisiti minimi per stare anche su strada, senza freni, senza un freno a mano che funzioni, senza fanalini e frecce funzionanti, con ruote forate e non nelle condizioni adeguate per stare su strada. Oltre a questo, si aggiunge la totale mancanza dei dispositivi di protezione individuale, le tute non sono mai state consegnate agli addetti e molti di loro sono ancora costretti a lavorare con le tute con il marchio “Piana Ambiente”, residui della vecchia azienda per cui lavoravano fino al 2012, le scarpe anti infortunistica vengono acquistate dai dipendenti stessi, mascherine e guanti sono optional. Oltre questo il luogo insalubre dell’autoparco, non è idoneo, non vi è illuminazione, non vi sono bagni accessibili e collegati alla fogna, uno stato di degrado assoluto in cui i lavoratori vivono giornalmente.
Oggi mi chiedo, a che servono gli oneri di sicurezza inseriti nelle gare d’appalto se poi non vengono utilizzati per assicurare la sicurezza stessa ai dipendenti? L’appaltante ha mai verificato l’assenza della sicurezza, oppure ne ha mai chiesto conto? A cosa dobbiamo arrivare affinchè gli enti preposti, ispettorato del lavoro, Asp di Reggio Calabria si muovano ad accertare le responsabilità di questa azienda? Cosa altro deve succeedere? L’incidente sul lavoro? Un mezzo che esce fuori strada? O addirittura una morte bianca sul lavoro?
Saranno poi tutti pronti a manifestare ed a rendere solidarietà, mentre l’ennesimo lavoratore ci rimette la vita a causa delle inadempienze e delle negligenze di qualcun altro. Oltre a questo i lavoratori non sono stati retribuiti per i mesi di Dicembre e Gennaio. Come Filcams Cgil non staremo a guardare, abbiamo già avviato le dununce agli organi preposti e chiesto di intervenire immediatamente, perchè riteniamo che la tutela della sicurezza sul lavoro, sia più importante anche della retribuzione, perchè chi vive di lavoro non può esserne vittima.
Valerio Romano Segretario Gen. Filcams Cgil Gioia Tauro