LAMEZIA TERME – I lavoratori della Lamezia Multiservizi, da ieri stanno protestando per non aver avuto accreditato lo stipendio del mese di febbraio. Anzi, ieri è stato resto noto dalla società che il 50% dello stipendio è stato accreditato. Con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, hanno occupato la sede di corso Giovanni Nicotera e da stamattina sit –in davanti ai cancelli della sede operativa con conseguente blocco del traffico cittadino e dell’attività di raccolta dei rifiuti (l’azienda ha in gestione anche diversi altri servizi comunali).
L’azienda è sommersa dai debiti ormai da anni, in particolare ha un debito di 10 milioni di euro con la Sorical e di due milioni con la depurazione. Ma anche i crediti sono rilevanti. Di recente è stato reso noto dalla società (controllata dal Comune di Lamezia che, paradossalmente, è il maggiore debitore della società di cui è socio di maggioranza) che sono da incassare 11 milioni per acqua non pagata dai cittadini e dalle imprese (ma pure da enti pubblici) al punto tale che per i morosi si sta procedendo anche con il distacco dell’acqua.
Da qualche anno la Multiservizi non incassa più nulla dalle discariche (che servivano tutti i comuni del comprensorio lametino e non solo) chiuse perchè sature. Chiusa la discarica pubblica della Multiservizi, da anni la discariche dei rifiuti sono gestite dai privati. La “patata bollente” è da due anni nella mani del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, e degli attuali vertici della società di recente accusati per aver deciso l’aumento dei loro emolumenti nonostante la forte crisi della società.
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I consiglieri del centrosinistra Mariolina Tropea, Nicola Mastroianni,
Rosario Piccioni, Aquila Villella e Pino Zaffina hanno partecipato questa
mattina al sit in organizzato dai lavoratori della Lamezia Multiservizi di
fronte alla sede dell’azienda per protestare per il mancato pagamento degli
stipendi.
“Siamo qui per esprimere ai lavoratori e alle loro famiglie la nostra
solidarietà e vicinanza. Ci auguriamo che gli impegni assunti dal Sindaco
nella mattinata di oggi siano rispettati. Una cosa è certa: La logica del
muro contro muro con i lavoratori non porta da nessuna parte. E’ grave, da
quanto ci viene segnalato, che il presidente Costanzo, tramite una lettera
ai rappresentanti sindacali, abbia minacciato una denuncia penale per
interruzione di pubblico servizio in caso di sciopero dei lavoratori questa
mattina. Chiediamo ai vertici dell’azienda maggiore distensione e
soprattutto senso di responsabilità. Se, forse per la prima volta da quando
esiste l’azienda, i lavoratori sono giunti a forme di mobilitazione così
forti, significa che la situazione è giunta al limite. Si interroghino i
vertici dell’azienda, possibilmente senza il solito scaricabarile visto che
sono lì da due anni, sulle ragioni che stanno portando puntualmente a
questa situazione per trovare soluzioni definitive nell’interesse dei
lavoratori e di tutta la città”.