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Protesta contro esuberi, al porto di Gioia cominciato sciopero

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The roll-on/roll-off and container ship MV Cape Ray (T-AKR 9679) enters the Medcenter Container Terminal in Gioia Tauro, Italy, July 1, 2014, to receive cargo containing specific chemical agents from the Danish-owned roll-on/roll-off freighter MV Ark Futura. The U.S. government-owned MV Cape Ray was modified and deployed to the eastern Mediterranean Sea to dispose of Syrian chemical agents in accordance with terms Syria agreed to in late 2013. (U.S. Navy photo by Mass Communication Seaman Desmond Parks/Released)


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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Sono iniziati stanotte con il turno dell’una i dieci giorni di sciopero dei lavoratori del porto di Gioia Tauro proclamati da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul.
L’astensione dal lavoro é stata proclamata in segno di protesta contro la decisione di Medcenter, la società che gestisce lo scalo, di dichiarare 400 esuberi e di avviare, dal 31 marzo, le procedure di mobilità. I sindacati, con la loro iniziativa, intendono richiamare inoltre l’attenzione delle istituzioni, in primo luogo Governo e Regione Calabria, sul futuro del porto.
Lo sciopero sta registrando alte percentuali di adesione tra i lavoratori, tanto che le attività di trasbordo dei container sono ferme. Le navi sono state dirottate verso altri porti. Per la prima volta allo sciopero unitario hanno aderito non solo gli operatori di piazzale, gruisti e carrellisti, ma anche gli impiegati.