Stamattina presso l’istituto IPSIA “G. Ferraris” di
Catanzaro l’associazione “Universo Minori” con la presidente dottoressa
Rita Tulelli ha donato un bastone elettronico ad un ragazzo ipovedente. L’associazione “Universo Minori” in collaborazione con l’istituto IPSIA
guidato dalla dirigente scolastica Maria Murrone ha voluto fortemente
donare un bastone che sostituisce il pastore tedesco per gli spostamenti di
Lorenzo questo è il nome del ragazzo a cui è stata fatta la sorpresa. Il
bastone è stato interamente realizzato dagli studenti dell’ istituto “G.
Ferraris” di Catanzaro guidati dall’ ingegno e dalla bravura dei loro
professori Claudio Nisticò e Piero Cosentino. A ritirare il bastone l’amico
di Lorenzo Angelo Surace. La presidente dell’ associazione “Universo
Minori” Tulelli, ringrazia l’ istituto IPSIA ed afferma :My way così si
chiama il bastone ha molte funzionalità che aiuterebbero significativamente
i non vedenti a muoversi nelle aree urbane e non, infatti alla base di
questo gioiello tecnologico c’è una scheda elettronica open- source.
Il funzionamento è il seguente: da un lato di My Way sono fissati dei
sensori ad infrarossi, tarati dagli studenti per inviare un impulso quando
un qualsiasi ostacolo si avvicina nel raggio di 30-40 cm alla parte
inferiore del bastone, l’impulso viene poi inviato al microcontrollore che
a sua volta fa generare una vibrazione sempre maggiore e crescente nel caso
in cui un oggetto si avvicini sempre più al sensore, inoltre per facilitare
la presa da parte dei non vedenti è stata resa l’impugnatura di My Way
ergonomica ed è stata creata dagli studenti mediante un tornio a controllo
numerico, ed è presente una scanalatura in modo che i non vedenti si
accorgano da che lato è posizionato il sensore per evitare l’ostacolo.
Inoltre verso la parte inferiore del bastone c’è una striscia composta da
luci a led che illumina e segnala la posizione del proprietario ai veicoli,
unita ad una striscia catarifrangente che aumenta ancora di più la
sicurezza. La vita è bella e va vissuta e quindi è indispensabile fare di
tutto per godersela”. Per chi perde la vista non è la fine, ma l’inizio di
una nuova èra. Sì è vero, ci sono le difficoltà di mezzo, ma ci si deve
adeguare e sfruttare tutte le potenzialità che in tutti i casi sono a
disposizione.