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Carbone shock: “La vergogna dei calciatori della Palmese”

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PALMI – Pino Carbone, presidente della Palmese, senza peli sulla lingua nella conferenza stampa andata in scena nel pomeriggio allo stadio “Lopresti” di Palmi. Carbone ha chiarito punto per punto tutti gli aspetti della vicenda sulla partita di Castrovillari di domenica scorsa dove i calciatori della prima squadra non si sono presentati al pre-raduno di sabato per andare affrontare il match domenicale.

I calciatori lamentavano, infatti, il mancato pagamento di due mensilità e il mancato accordo sul premio per gli eventuali playoff. Carbone, durante l’intervento di oggi, ha snocciolato numeri e contratti della rosa: ad inizio campionato gli atleti avevano firmato un contratto di 7500 euro per tutta la durata del campionato. I numeri economici presentati da Carbone sono però diversi: la maggior parte dei calciatori ha percepito una media che va dai 15 mila ai 25 mila euro. Corrispettivo economico ben al di là del prezzo pattuito. Una parte economica veniva data sotto la voce “premi vari”. Il bus ufficiale della Palmese è arrivato a Castrovillari con i ragazzi della juniores. Carbone, la domenica mattina, aveva inviato un fax alla Procura Federale per denunciare l’accaduto. I giocatori, venuti a conoscenza del fatto, si sono precipitati nella città cosentina con mezzi propri. La motivazione, secondo Carbone, è dovuta al fatto che i giocatori potevano rischiare il deferimento ed eventuali squalifiche.

Il resoconto delle parole di Carbone: “L’atteggiamento di mercenari non ha consentito alla squadra di Palmi di accedere allo storico spareggio per la promozione in Lega Pro. Un danno d’immagine alla città, ai 100 anni di storia della squadra di calcio. Calciatori che non hanno nessun valore: il solo valore che hanno è quello degli spiccioli. Questi calciatori non sono uomini, non sono degni di rappresentare i colori della Palmese e, più in generale, non meritano di giocare in nessuna squadra calabrese. Quello che è successo da noi è un fatto eclatante, che mi auguro diventi da monito per le altre squadre nella scelta di questi pseudo professionisti. Loro a Palmi non metteranno più piede. Ho dato mandato ai miei legali di denunciare il Quotidiano del Sud per le gravissime affermazioni fatte da un giornalista senza essere a conoscenza dei fatti specifici. Io non mollo, la Palmese diventerà una Srl, della prima squadra si occuperanno altri dirigenti. La storia calcistica di Palmi non finirà”.