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Discarica di Via Falcone, Parentela replica Tripodi

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di Giuseppe Campisi

Roma – «In data 4 maggio 2017, in risposta alla succitata nota, ho proposto al Sindaco di indicarmi la sua disponibilità per un sopralluogo presso l’isola ecologica al fine di fugare ogni dubbio circa la conformità della struttura, così da poter chiarire ai cittadini ogni dubbio da loro sollevato. Con l’occasione si poteva discutere in maniera costruttiva di alcune proposte migliorative in merito alla gestione dei rifiuti. A questa mia lettera non è seguita mai alcuna risposta da parte del primo cittadino al contrario di quanto ha sostenuto recentemente a mezzo stampa».L’onorevole Paolo Parentela ha inteso replicare con una nota stampa alle dichiarazioni del sindaco di Polistena in merito alla recente visita del deputato presso la discarica di Via Giovanni Falcone ritornata ultimamente al centro delle attenzioni di numerosi cittadini nonché del locale Meetupdel Movimento 5 Stelle per via di una presunta inadeguatezza del sito. Una visita evidentemente mal gradita atteso che il comandante della municipale – secondo quanto asserito dallo stesso deputato calabrese – ne avrebbe impedito fisicamente l’accesso ai luoghi. Mancanza di documentazione richiesta circa la possibilità di verificare la conformità del sito ai requisiti di legge e mancata disponibilità del primo cittadini ad effettuare un sopralluogo congiunto oltre alla già citata impossibilità di verificare di persona lo stato dei luoghi sono i rilievi che il deputato pentastellatoha mosso all’indirizzo di Tripodi e della sua amministrazione aggiungendo che «da quello che ho avuto modo di osservare dal di fuori, la struttura odierna non mi sembra che rispetti a pieno i criteri previsti dal decreto ministeriale dell’8 aprile 2008». Un sito non a norma dunque secondo Parentela nient’affatto «risparmiato dalle autorità competenti visto che lo stesso comandante dei vigili urbani ci ha confermato che in passato l’impianto – ha puntualizzato – in alcune sue parti, è stato oggetto di sequestro» e sul quale, lo stesso, ha voluto lanciare un quesito provocatorio «se la struttura non presenta criticità come ha dichiarato più volte dal Sindaco Tripodi, che necessità c’era di indire un bando per l’ammodernamento del sito?». Altra stoccata il deputato pentastellato l’ha riservata all’Eco-card, ultimo cavallo di battaglia di Tripodi sulla questione gestione rifiuti «fin quando l’isola ecologica sarà in queste condizioni – è stata la riflessione di Parentela – questa si potrà benissimo chiudere in un cassetto, dato che essa non sarà affatto funzionale alla presente struttura» condito dall’invito rivolto al sindaco «ad ascoltare le istanze dei suoi concittadini e degli attivisti del MoVimento 5 Stelle».  Quindi la chiosa, «a volte l’arroganza, la diffidenza e i pregiudizi allontanano le forze politiche ad una discussione sana e costruttiva» ha ripreso Parentela, stigmatizzando l’accaduto specificando di non essere alla ricerca di alcuno scoop, anzi volendo rassicurare il sindaco Tripodiche l’attenzione prestata alla questione è semmai circoscritta al voler «dare il nostro contributo alla risoluzione di un problema lamentato dalla cittadinanza per il bene comune».