CITTANOVA – Nonostante la pioggia battente, il corteo “No Bull”, no alle “vacche sacre”, organizzato dall’omonimo comitato di cittadini si è svolto regolarmente. La voglia di dire basta a questo fenomeno para-ndranghetista è stato quello di sensibilizzare le istituzioni ad intervenire al più presto. Questo interesse non ha fermato i manifestanti neanche davanti alla pioggia. E la presenza di tante persone, compreso sindaci, studenti, professionisti e imprenditori, parroci, politici locali è stata la risposta migliore spedita al lassismo delle istituzioni che da più di trentennio contraddistingue questa vicenda.
Tra i primi cittadini partecipanti alla marcia il sindaco di Cittanova Francesco Cosentino; di Taurianova Fabio Scionti; di Polistena Michele Tripodi; di Molochio Beniamino Alessio; di Cinquefrondi Michele Conia; di Terranova Sappo Minulio Salvatore Foti; di Varapodio Orlando Fazzolari.
Nel corteo, che si è dipanato lungo la Sp1, l’arteria dove sono avvenuti più incidenti con i bovini vaganti, era presente l’imprenditore Rocco Raso, storico esponente dell’antiracket cittanovese che a fine anni ’80 e inizio ’90 si ribellò, insieme a tanti imprenditori del luogo, al pizzo imposto dalle cosche locali. Una lotta anti-ndrangheta che prosegue ora anche contro le “vacche sacre”.
Alla fine della marcia, uno dei responsabili del comitato “No Bull” ha letto una lettera di buoni propositi, per risolvere il problema, scritta dal prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari.