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“Dare una mano colora la vita”

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Si è svolta lunedì, al Liceo “L. Nostro” di Villa S. Giovanni, la cerimonia di consegna degli attestati a conclusione del progetto “Dare una mano colora la vita”, organizzato dalla Conferenza S. Vincenzo de Paoli, “Rachele Cancelleri Lazzaro” in collaborazione con l’istituto d’istruzione superiore “Nostro-Repaci” di Villa. <<Sono orgogliosa in qualità di dirigente di questo istituto di aver visto una cosi attiva partecipazione da parte dei miei ragazzi – ha dichiarato la prof.ssa Maristella Spezzano, Dirigente I.I.S. Nostro Repaci – Il volontariato offerto dalla Conferenza si è rivelato indispensabile per la loro crescita e formazione. Avere un esercito di giovani volontari pronti ad accantonare altre attività per prendere parte a questa iniziativa è una cosa che fa onore sia a loro sia a questo istituto>>. Un percorso fortemente voluto e sostenuto dal presidente della Conferenza, Antonietta Lazzaro Bazzano:

<<Abbiamo regalato un sorriso ai nostri amici ma non solo. I ragazzi sono entrati in contatto con realtà che molto spesso rimangono nell’ombra. Non sono scappati, anzi, si sono messi in gioco e hanno creato all’interno delle case un’atmosfera familiare ed accogliente. La prova è il loro desiderio di continuare indipendentemente dalla conclusione del progetto>>.

E poi la parola al giovane Simone Sebelic, presidente dei giovani della Conferenza: <<Abbiamo costruito passo dopo passo un volontariato di tutti per tutti. Seppur la matrice di questa associazione sia cattolica, all’interno di quest’ultima troviamo ragazzi di altre fedi religiose e culture. È un esempio perfetto perché da ciò capiamo come il volontariato, indipendentemente dall’associazione che lo promuova, possa diventare un centro di aggregazione e comunione, crescita e contaminazione sociale. Ogni giovane volontario si è confrontato con realtà che gli sembravano distanti. E alla fine se ne è innamorato>>. All’evento sono intervenuti Suor Giuseppina Allia delle suore di Santa Giovanna Anthida a cui è affidata la gestione di “Casa Cassibile” e Piero Martello, responsabile di “Casa Corigliano”. La prima, piena della gioia che la contraddistingue, ha dichiarato: <<Rimarrà sempre nel mio cuore l’attesa che le nostri ospiti avevano il pomeriggio prima che arrivassero i ragazzi. Non dimenticherò mai il loro desiderio di renderle felici, di farsi in quattro, di dare il tutto per tutto per allietare le loro giornate>>. Pensiero condiviso da Martello che ha concluso sottolineando come Casa Corigliano sia stata <<sicuramente un posto migliore dopo l’arrivo di questi ragazzi. I nostri ospiti sono cambiati. Sono felici. E la cosa assurda è che basta poco per renderli felici. Sono da ammirare perché potevano dedicarsi ad altro ma hanno deciso di aiutare il prossimo>>.