Riceviamo e pubblichiamo
Egr. On. Parentela,
Le scrivo al solo scopo di chiarire il contenuto della sua interpellanza al Ministro dell’Ambiente con la quale chiede la mia rimozione dall’incarico di Presidente del Parco Nazionale del Pollino che, mi consenta di dirlo, contiene una serie di inesattezze frutto molto probabilmente della scarsa conoscenza di una vicenda che sta condizionando la vita della Valle del Mercure da quasi 20 anni.
1) Non è vero come lei afferma che “la Centrale è sprovvista della necessaria autorizzazione”. A seguito di alterne vicende amministrative e giudiziarie l’impianto è in esercizio dal 2016 con tanto di regolare autorizzazione rilasciata dalla Regione Calabria in forza di una decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera all’apertura nonostante il parere contrario del Parco Nazionale del Pollino;
2) l’accordo sottoscritto al MISE che ha visto coinvolti il Governo Nazionale, le Regioni Calabria e Basilicata, il Parco del Pollino, 7 Comuni della Valle del Mercure e le Organizzazioni Sindacali ha corrisposto alla sola volontà di cercare di contemperare le esigenze di tutela ambientale con quelle di carattere sociale ed occupazionale analogamente a quanto sta accadendo in tante altre parti del nostro Paese per vertenze che sono all’attenzione del nuovo Governo;
3) l’Osservatorio Ambientale, previsto dall’accordo MISE è guidato con le funzioni di Direttore Tecnico Scientifico dal Dott. Gianni Marsili, figura di elevato profilo, Dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta dall’Ex Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi il cui nome lo ricordo a me stesso è legato al decreto che oggi regola in Italia il corretto e legale ciclo dello smaltimento dei rifiuti, opera a supporto del Direttore Scientifico svolgendo il suo lavoro con autonomia ed elevata competenza e professionalità apprezzata ad ogni livello;
4) quanto alla formale vendita dell’impianto da parte di Enel al Fondo Italiano per le Infrastrutture (F2i), non appena tutti gli Enti saranno informati ufficialmente sui tempi e sulle modalità del trasferimento, per quel che riguardo il Parco, ogni valutazione di merito sarà affidata agli organi dell’Ente. Su questo punto mi preme aggiungere che, se abbiamo letto con attenzione oltre agli Istituti Bancari citati nella sua interpellanza, una quota rilevante del Fondo sia in capo alla Cassa Depositi e Prestiti, Istituto in questi giorni all’attenzione del Governo per la nomina dei nuovi vertici. Per concludere mi consenta un’ultima riflessione su alcuni giudizi da lei espressi riferiti alla mia persona per dirle semplicemente una cosa: LA MIA ONESTA’ E SERIETA’ RICONOSCIUTA DA TUTTI NON LA BARATTO CON ALCUN INCARICO.
Sono stato da qualche mese riconfermato alla guida dell’Ente per volontà del precedente Ministro dell’Ambiente che sulla mia designazione ha chiesto ed ottenuto la formale intesa prevista dalla legge dai Presidenti delle Regioni Calabria e Basilicata ed il parere espresso a larghissima maggioranza dalle Commissioni Ambiente di Camera e Senato. Qualora il nuovo Ministro che legge per conoscenza dovesse giudicare il nostro lavoro censurabile nel merito, per quanto mi riguarda non esiterò un minuto in più a rimanere alla guida del Parco del Pollino, consapevole di aver svolto fino ad oggi un lavoro apprezzato ad ogni livello, che ci ha consentito di costruire un forte prestigio istituzionale, una dimensione nazionale ed internazionale con l’ottenimento a Parigi e Bruxelles di due riconoscimenti UNESCO e della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, un rapporto costante e proficuo con le Istituzioni Regionali, Provinciali e Comunali, un rapporto di grande collaborazione con le forze preposte al controllo del territorio ed in particolare con il CFS, ottime collaborazioni con il mondo associativo ed imprenditoriale che oggi comincia ad investire nel settore del Turismo Sostenibile e dell’Agroalimentare di qualità, progetti di valorizzazione della straordinaria biodiversità del Parco del Pollino.
Anche per questo al di là dei diversi punti di vista e delle scelte future colgo questa occasione per invitarla ufficialmente al Parco per farle conoscere di persona il lavoro svolto, le potenzialità che il territorio offre, le difficoltà di gestire il Parco più grande d’Italia molto complesso com’è il Pollino, e se lo riterrà per approfondire le problematiche oggetto della sua interpellanza e per acquisire la Sua disponibilità per aiutare uno dei territori più belli del nostro Paese a crescere e svilupparsi.
Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino
Domenico Pappaterra