La bomba d’acqua del 5 ottobre 2018, che ha colpito quasi tutto il territorio calabrese, entrerà anch’essa nella storia degli eventi meteorologici tragici, grazie alle sue disastrose conseguenze sui territori ed alla tragica e dolorosissima morte di una madre e del suo bambino.
Molti gridano all’omicidio, alla prevedibilità dell’evento e dei suoi danni, all’incapacità politica di gestire il proprio territorio. Alcuni, si scontrano con chi oggi (ieri per chi legge) andrà a Riace a sostenere un modello di umanità, accusandoli di dare più importanza ad un sindaco indagato che ad una morte evitabile, dimenticando che l’accoglienza di un paesino della costa ionica ha evitato numerose morti di esseri umani.
Viviamo un’apoteosi di cannibalismo di valori dove i doveri vengono divorati dai diritti che non ne permettono l’esecuzione, dove l’atto resta sottomesso alla potenza. E in questo stagno di sentimenti e di azione, prolifera una politica nazionale bieca, ottusa alle necessità di una terra che non sa più come urlare la propria distruzione, nel silenzio gestito dei suoi abitanti. Siamo ormai impermeabili a tutto, come le nostra città, come le nostre strade, campagne, montagne, fiumare, coste e come le nostre intelligenze. Allo stesso tempo ci lasciamo gestire perché abbiamo paura, siamo fragili, proprio come le nostra città, come le nostre strade, i nostri ponti, edifici, la nostra storia.
Anche la città metropolitana di Reggio Calabria ha subito molti danni, tanto da far dichiarare alla Regione lo stato di emergenza. Molte strade ex provinciali sono state interrotte da frane o sono al loro volta franate, molti centri abitati allagati o resi irraggiungibili dalla scomparsa viabilità.
Noi portavoci Mimmo Bova per i Verdi Metropolitani città di Reggio Calabria e Vincenzo Giordano per la Federazione dei Verdi della città di Reggio Calabria, chiediamo al Sindaco Falcomatà che si adoperi a far rispettare tutti gli interventi manutentivi delle nostre strade sia comunali che provinciali o statali; che attui la pulizia dei letti delle nostre fiumare, azione promossa nel corso dell’ultimo incontro con la cittadinanza “S’intesi” ed a cui noi Verdi abbiamo proposto maggior organicità, attuando anche misure di prevenzione al rischio idrogeologico. Chiediamo che si contrasti con ogni mezzo l’abusivismo edilizio e che vengano demoliti gli edifici raggiunti da tale ordinanza. Chiediamo che venga attuata la pulizia degli impianti urbani di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, sistemi che versano in disastrose condizioni molto ben conosciute dall’AVR. Chiediamo la verifica ed eventualmente la modifica od integrazione del piano di emergenza ed evacuazione della nostra città, per noi carente sotto molti aspetti già segnalati. Noi Verdi riaffermiamo che queste richieste non debbano rispondere alla sola situazione di emergenza oggi presente, ma pretendiamo che sia attuata una pianificazione di interventi ed una loro programmazione temporale, tale da garantire un quadro di abbassamento dei rischi in caso di eventi come quello del 5 ottobre.
Noi Verdi ci siamo, confermiamo la nostra totale disponibilità ad una sinergia o collaborazione con l’attuale amministrazione, nell’ottica di una finalizzazione degli obiettivi oggi più che mai necessari.
Mimmo Bova
Vincenzo Giordano